martedì 26 marzo 2013

nonostante la pioggia

Diciamocelo, la pioggia non aiuta le persone metereopatiche, tantomeno chi tende a buttarsi giù come me... ma nonostante questo, sento di essere ancora mossa da impulsi positivi. Probabilmente fino alla sindrome premestruale...

La macchina arriverà a metà aprile...strano eh? Evabbhe.

Ho ultimato le "urgenze" lavorative..da ora sono ufficialmente in ferie fino ad aprile!
Così posso dedicarmi alle cose che avevo in sospeso, e soprattutto a me stessa...

Nonostante la pioggia, il mal tempo  e il freddo, dopodomani parto.
Praga

Ho prenotato a Praga. C'entra poco con Lisbona...soprattutto per il clima... ma pazienza!!
Praga è una città che ho sempre voluto visitare, magari non di inverno...ma sono certa che sarà affascinante lo stesso, e poi voglio allontanarmi da quest'aria. Lontana dalle tradizioni, lontana dalla mia casa, dalle cose di tutti i giorni. Io e Andrea a Praga. Lontano da questa realtà che inevitabilmente sta diventando sempre più pesante, sarà colpa della consapevolezza, ma le cose hanno un peso diverso, una collocazione temporale sbagliata. 

Sono certa che litigheremo... lo facciamo spesso in vacanza...ma che avremo anche ricordi nuovi da aggiungere ai nostri. E poi, va bene così.

Ho un po' paura dell'aereo... il momento del decollo...panico. Però mi sono detta che alla peggio muoio. E se dovessi morire... avrei qualcuno che mi aspetta. Pensieri macabri? O realisti? O pensieri di una persona che non sta bene per nulla? Io punto all'idea che siano macabri e realisti.

...mi viene da sorridere... nonostante la pioggia! 




domenica 24 marzo 2013

ovunque tu sia

Non so bene dove sia ora il mio amore. Non so se si trovi su una nuvola, se sia qui accanto a me mentre scrivo, o se non sia in alcun posto.

Nessuno può saperlo. Possiamo sforzarci di credere che ci sia qualcosa oltre il visibile...perché questo ci aiuterebbe a sentirci meno soli, meno vulnerabili.

5 mesi fa. 5 mesi fa eri appena morto.

Mi impressiona il modo in cui questi 5 mesi mi abbiano cambiata. Mi impressiono anche ogni mattina, perché la prima cosa che faccio è toccarmi la pancia... e appena lo faccio mi ricordo che non c'è nulla da accarezzare.

Ma voglio crederci. Voglio credere che tu stia facendo in modo di farmi tornare a sorridere senza avere questo peso sul cuore. Voglio credere che la ruota giri presto anche per me, per noi.
Voglio crederci. Anzi. ci credo.

Ovunque tu sia... che ti arrivi il mio pensiero carico d'amore. Ti arrivino le carezze mancate, i baci nel vento. Ovunque tu sia, sappi che siamo qui a pensarti. Che nulla cancellerà questo percorso di vita, questo strappo improvviso.

Voglio tornare ad essere felice. Insieme a te, al ricordo di te, alla speranza di una nuova me.



sabato 23 marzo 2013

Quasi a metà...BjB

Non mi ero resa conto di quante fossero...nei giorni scorsi non ho avuto tempo di metterle in ordine, nemmeno di spedire le ultime (chiedo scusa... lunedì partono tutte).


Così eccomi qui a metterele in fila, e a ringraziare ognuna di voi...

Grazie a Loana per la bellissima stoffina colorata:


A Genevieve per la stoffa con gli orsetti:
 

A Maria Teresa per la stoffa con le rose blu che rappresenta una stoffa speciale:


A Marta per la stoffa che anche se qui non sembra è rosa e bellissima:

 Grazie anche alla dolcissima Laura (MdN)... non potevi scegliere stoffa migliore di questa che CI rappresenta


Grazie alla mia amica insostituibile e indispensabile Emy...


Grazie  a Simona:


Grazie a Luisa:

Grazie alla Mamma gemellare di Novembre, Ilaria:


Grazie a Sabina per avermi raccontato di un'altra mamma speciale:



Grazie a Fra Ankh per la stoffa con le api, e il biglietto...e l'avermela rispedita visto che la prima era andata perduta!

Grazie a Cecilia, per la stoffa che profuma di speranza...perché la speranza non deve mai abbandonarci... MAI! Capito Ceci?



Grazie al prato fiorito di Betty:



Grazie a Ida:
 

Grazie a Valentina e complimenti per il biglietto...bellissimo!

 
 Grazie a Valeria:


Grazie a Pam per aver condiviso la sua primavera...:


 Grazie ad Angela.. per le sue stoffine speciali:


Grazie a Marta e ai suoi meravigliosi bambini...queste sono stoffine speciali perché preparate con cura e attenzione... grazie per i biglietti creati ad hoc. Benedetta sei bravissima!




 Grazie ad Elena per avervi inviato oltre alle stoffine...una speranza in più...:



Grazie ad Ele e alla piccola MaVi (mia nipote) per le stoffe scelte con amore e per il biglietto preparato con il cuore...


Grazie a Michela (MdN) la coperta ci scalderà sicuramente...


Grazie a tutte!! Siamo quasi a metà... ricevere ogni volta una stoffina riscalda il cuore...ma non perché sia  parte di un progetto meraviglioso, ma perché sono pezzi di cuore e di speranza. I biglietti, le frasi, i vostri pensieri... sono lenitivi. GRAZIE dal profondo del cuore!

Giorno 152 -- Quinto gradino

Il quarto gradino è stato qualche giorno fa, non sono certa nemmeno che sia il giorno 152. Ma domani saranno 5 mesi di Alby. E volevo aggiornare la situazione "scala".

Siamo a  5 mesi. Miseria come scorre il tempo...come un fiume, rapido, a volte lento...a volte fermo.

Situazione emotiva: buona

Situazione psicologica: buona

Voglia di fare: 10

Voglia di piangere: 6.

Sto finendo di completare le immagini delle stoffe...più tardi pubblicherò il post (scusami Marta lo so che Bene ci teneva... scusami con lei per il ritardo!).

Aggiorniamoci:

È finita la supplenza. Ieri gli ultimi colloqui. Devo correggere dei compiti in classe (quelli della classe simpatica) e spero siano andati bene...lo spero proprio.

È stato divertente, emozionante, stancante.

Parallelamente ho anche quasi finito quel lavoro pesantissimo che mi ha letteralmente sfinito... evviva!

Il bilancio sembra ottimo...sembra...se non fosse che:

1) avevo deciso di andare a Lisbona la prossima settimana (e con l'occasione incontrare la mia Elle) e invece in meno di 24h l'offerta che mi avevano fatto non era più disponibile;
2)  Sono andata dal gine io sto bene e funziono come le donne normali ma abbiamo parlato di Alby, gli ho fatto leggere la cartella... e in sostanza se avessero fatto un tracciato alle 8 probabilmente Alby sarebbe qui con noi, a mangiare già le prime pappine di frutta.
3) Le amiche incinte vogliono vedermi ma io non ci riesco. Ho un blocco. Sono felice per loro, gli voglio bene ma proprio non riesco a frequentarle sapendo che, come è giusto che sia, si parli di gravidanza, di bambini ecc. Mi sento una grande stronza per questo, ma mi ascolto e so che se anche le vedessi e facessi finta di nulla tornerei a casa  a pezzi... e non ne ho voglia. Dopo l'ultima "brutta caduta", mi sento ancora dolorante...e non posso permettermi di stare ancora male. Speriamo mi passi presto perché so che non è giusto... ma che devo fare? Aggiro gli ostacoli che si possono aggirare.
4) è prevista pioggia per la prossima settimana
5) il raffreddore non riesce ad andare via.

Però... facciamo anche un elenco positivo, almeno ci tiriamo un pochino su (sto parlando con OdC):

1) mi cadono meno capelli... o li ho persi tutti o sto meglio
2) ho finito il lavoro stressante!! cavolo! sono libera di lavorare a un ritmo normale!!
3) ho voglia di cominciare un progetto nuovo, tutto mio, tutto per me (tutto segreto... ihihih)
4) ho ricominciato a leggere libri (avevo smesso nell'ultimo mese)
5) ho voglia di fare
6) mi sento meglio
7) penso ad Alby con maggiore serenità
8) forse il mese prox (o forse prima) arriverà la macchina nuova

152 giorni o giù di lì. Alby, per sempre con noi.

Silvia sempre più Silvia e sempre meno maledetta. 


 








mercoledì 20 marzo 2013

Primavera

Tra una mezz'ora sarà 21 marzo. Tra un po' sarà finito l'inverno.

Io spero che arrivi la Primavera anche per noi.

Devo aggiornare le stoffine... ne ho ricevute tantissime...domani le metto tutte (con un rapido conto credo di averne raggiunte 40!!)

Però tra un po' è Primavera... e volevo ricordarMELO.

Silvia, è quasi Primavera. Che lo sia per davvero. Ma sì, Auguriamocelo.


lunedì 18 marzo 2013

Arancia

Mi sento come quelle arance che quando le apri scopri che all'interno contengono un arancia piccola. Ecco, mi sento così. Sono un'arancia a cui hanno tolto l'arancia piccola, sono sempre un'arancia, completa, eppure privata di una parte.

Una parte piccola che spesso nessuno mangia perché è immatura, è strana, è un aborto.

Continuo ad essere serena. Come se l'aver preso la cartella clinica avesse segnato il punto di non ritorno, il capolinea di tutto questo. E quando arrivi al copolinea o scendi e prendi un nuovo autobus oppure aspetti che riparta l'autobus su cui ti trovi.

Io scendo. E prendo un nuovo autobus.

Sono serena perché so di volere la cosa giusta per me, anzi, per noi. Perché anche se Andrea ha paura sono certa che la supereremo insieme, e l'aver deciso di voler prendere il clomid, e di andare incontro con forza al mio futuro mi fa sentire bene, perché sto scegliendo ancora una volta io. E non il destino o gli altri. Che poi il destino possa intralciare i miei sogni, ce lo metto in conto, le cose facili non esistono per nessuno, ma intanto mi trova ancora una volta sicura delle mie azioni.

Nel frattempo aspetto che ci consegnino la macchina nuova. Quasi un mese fa abbiamo comprato una 500 rossa. Al posto della mia Micra 5 porte con la chiave "intelligente", ho preso una 3 porte minuscola con il tetto di vetro per vedere il cielo.

E a chi dice "Non c'entra il passeggino?!" , rispondo che non ne ho. Che per anni ho pensato alle cose "comode" e funzionali senza fare i conti con la realtà, e nella mia realtà non ci sono passeggini. Ronnie  e Pedro saranno comodi anche in una 500.

Punto primo per affrontare la triste realtà: AGGIRARE l'ostacolo inesistente.

Comprarsi una macchina piccola e scomoda, ma carinissima, con il tetto di vetro (mio grande sogno).
Rossa come l'amore, come la passione (non per questo il colore è rosso passionale), come la rabbia anche.

Basta il grigiore dei tempi andati.

Quindi, facendo il punto della situazione: scendo dall'autobus, con la mia essenza di arancia senza piccolo interno, quindi tutta storta, e monto su una 500 di fuoco.

Ci può stare no?

venerdì 15 marzo 2013

Il giorno dopo. Il giorno del dopo.

Intanto vi ringrazio per l'affetto. Per il tanto affetto.

Per i messaggi che mi avete mandato, per dimostrarmi solidarietà e amicizia ancora una volta.

Rispondo qui a chi mi chiede come sto oggi.

Sto meglio. Di cervello, dico, perché ho la febbre, raffreddore e tosse.

Il mio corpo ha dato forfait. Sono andata a fare una supplenza e mi sono ammalata... confido nel w.e. per il recupero della salute.

Ho deciso di andare una settimana in ferie, a partire dal 22. Ho chiesto ad Andrea di prendere ferie, ma non può prima del 28... e va bhe. Mi riposerò lo stesso, in qualche modo. Oggi prenoto il viaggio a genova per maggio.

Ho pensato a quello che mi avete detto, e ho deciso di continuare a crederci, e di fare il possibile per rimettere a posto i pezzi.

Ho comprato un profitterol per pranzo e me lo sono mangiato con Andrea. 

Abbiamo scherzato e progettato le vacanze. Abbiamo voltato pagina. Almeno ci stiamo provando.

Insieme. Come sempre.

Oggi a scuola un ragazzo mi ha chiesto "Professore' ma lei ha figli?", "Non farmi questa domanda", gli ho detto, "Eh mo' che è? va bhe non gliela faccio allora!", "sì, ho un figlio, ma è morto".

Silenzio. La classe più casinara, ma anche la più simpatica, è stata zitta fino alla fine dell'ora...con il ragazzo che non sapeva come fare per scusarsi con me...mentre gli altri ragazzi lo insultavano con i gesti per la gravità di quello che aveva fatto. Ho sorriso, gli ho detto che non poteva sapere, ed ho continuato a fare la semplificazione dei radicali... come se nulla fosse, una parte di me si era rattristata e l'altra, quella razionale, ha continuato a fare domande, a chiedere se avevano capito, a fare esercizi.

Mi sono stupita.

Ecco il senso di accettazione. È quella parte di te che ti consente di accantonare la tristezza e di proseguire... se per inerzia o per sopravvivenza non so, ma vai avanti.

Ho scritto a quelli di yoga, dicendogli che non andrò più. Hanno detto che mi aspettano quando mi sentirò di tornare.

Sarà quel che sarà. Sarà quello che vorrò fare di me, di noi.

Sono fiduciosa, non so perché visto che funziono male, che ho la testa impicciata, e che sono stanca, ma sono fiduciosa.

Tornerà anche per me il tempo della gioia infinita, il tempo della serenità. E molte di voi sarete con me, lo so. Grazie!


giovedì 14 marzo 2013

Giorno del riassunto

Ho chiamato verso le 14:45, dopo varie volte che suonava "libero", hanno risposto. Con la solita frase ho chiesto "volevo sapere se fosse pronta la mia cartella clinica", ero pronta a incazzarmi ancora una volta, certa già di quello che avrei scritto al direttore sanitario. Invece... "Sì, Signora, la cartella è pronta. Può venire anche oggi, siamo aperti fino alle 17".

"ah, bene". Attimi successivi di panico. Ora? sono pronta ad affrontare l'ultima fase? Quella del "riassunto"? No. Non lo sono.

Tra le altre cose sono nella sala di aspetto del gine ed ho la visita tra 10 minuti. Poi devo andare a scuola per l'ultimo pomeriggio di consigli (in cui io faccio la comparsa).
Chiamo Andrea gli dico di passare che ho con me la delega, prova a dirmi di andarci domani...ma non posso aspettare ancora, devo andare a prendere quello che resta di noi, di tutto questo.

Arriva, io sono già nello studio a parlare con il gine, Andrea ha la faccia tesa, prende la delega e va via, io torno a sentire "come sto".

COME STO? Ho le ovaie che lavorano a "rilento", sono rincoglionite insomma. Ancora. Funziona tutto, ma con calma, calmissima. In pratica i follicoli sono piccoli rispetto al periodo ovulatorio. Questo si traduce nel fatto che non solo l'ovulazione avverrà tardi, ma probabilmente i follicoli non raggiungeranno la giusta "maturazione". Per dirla ancora più sinteticamente... è difficile restare incinta ora come ora. Mai dire mai, certo.

Ho detto al gine che il mese prossimo voglio riprendere il clomid. Ha detto di sì. Per cui il mese prossimo "sveglio" le mie ovaie, anzi, le "raggiro" obbligandole a fare il loro lavoro per bene.

Uscita dalla visita leggo l'sms di Andrea "L'ho presa". Gli dico di portarmela, gli chiedo se ha letto. "Solo il referto del ricovero, ho visto che ci sono dati in fondo, ma non li ho letti". Non ce la fai, Andrea, penso.

Arriva, prendo la busta con su scritto il mio nome, il numero di pratica. È consistente, con fretta inspiegabile inizio a sfogliare... velocemente, lo sguardo si ferma su parole "Nato morto", "placenta", "37 settimane", "25 ottobre". Cerco qualcosa, no so bene cosa... Sento di stare per scoppiare a piangere, trattengo un sussulto, metto tutto nella busta e vado via, devo andare a sorbirmi 4 ore di lamentele sui ragazzi, sui docenti che si mettono in malattia, sulla burocrazia scolastica.

Mi dico che devo iniziare a diventare "grande", assumermi le reponsabilità, prima gli impegni presi, poi il resto. Ho tenuto la cartella con me, a vista tutto il pomeriggio, era, è, l'ultimo passaggio, l'ultimo pezzo di storia.

Torno a casa, preparo la cena e inizio a sfogliare... ed eccoli... i ricordi. Flash back, nitidi, immediati, silenziosi. Ho ripercorso con la memoria TUTTO. Tracciato delle 18:15 il suo cuore rappresentato sopra al mio... le contrazioni regolari ogni 5 minuti. Ecografia delle 19:00... ci sono le immagini...c'è lui...c'è il battito del suo cuore... foglio del ricovero, quella con le domande standard a cui mettere le crocette...leggevo e mi ricordavo del momento in cui ero seduta e il medico mi faceva quelle domande. Ricordo come ero vestita, quello a cui pensavo. Eccoli ancora... in fila, il referto del medico di turno che scrive 20:50 cercata la paziente in reparto (io ero nella sala attigua, a mangiare un pezzetto di pizza) ore 21:15 ecografia che mostra "evidente sofferenza fetale...." e ancora 21:18 "non si evidenzia più battito", e ancora una foto. Quella di Alby con il tracciato piatto.

Sono scoppiata in lacrime...lacrime silenziose, perché non ci sono più parole, lacrime scandite da urla soffocate. Quindi, l'iter del parto. La mia firma della sera, quella che feci per autorizazione l'induzione del parto alle 4:30, una firma in cui si legge il dolore dal tremore della mano.

Ore 7:30 "rottura spontanea del sacco, acque tinte di meconio"

C'è una tabella in cui sono segnate le contrazioni, durata ed intensità. 10:50 nascita.

Ed eccolo lì... ecco lì Alby.

3090 g, 50 cm. Indice di apgar.... 0/0.

Ecco la durezza della realtà, è un numero. 0/0. Morto.

Placenta, 630g. Espulsa dopo 8'. Si invia per esame autoptico.

In quegli 8 minuti, è nato, lo avevano "liberato" dal cordone e me lo avevano dato...e portato via.

Seguono le terapie, la mia autorizzazione per l'immunoglobulina, una firma meno indecisa.

Analisi della placenta. Non ci ho capito nulla.

Analisi autoptica del bambino. "4 giri serrati attorno al collo, morto per asfissia ecc... polmoni giusti per l'epoca gestazionale ..." e poi altro, del tipo presenza di meconio nei polmoni...ovvero che aveva ingurgitato liquido "tinto"...da quanto stavi male amore mio? e ancora qualcosa ad indicare sofferenza nell'area del fegato, e delle meningi... a causa dell'ipossia (vado a memoria, non voglio trascrivere nulla di medico) Se fossi nato come saresti stato? Da quanto stavi male? Da quanto?


Ho parlato con Andrea a cena... gli ho chiesto se pensa che io mi stia "accanendo" visto che voglio riprendere il clomid, visto che voglio rincorrere questa gravidanza mancata. Mi ha detto che il fatto che almeno me lo sia chiesto gli fa capire che non sono solo "accanita" senza pensare... mi ha detto di avere davvero paura ora... che forse avremmo bisogno di aspettare...ma che vuole che io faccia ciò che è mi fa sentire meglio.

E io so solo che ho bisogno di pensare al futuro. Ma temo di correre troppo..temo di rischiare di compromettere il mio rapporto con lui. Entrambi abbiamo perso un figlio... e forse mi sto chiudendo troppo in me stessa, forse mi sto dimenticando anche del suo dolore... e del fatto che si sta preoccupando per me...

Oggi ho preso ciò che restava di noi. Ho riletto me, la disperazione di quelle ore, il nostro amore.

Il mio gruppo sanguigno è 0 negativo. Andrea è A positivo.

Alberto era A negativo.
 Era proprio metà me e metà Andrea.  Era proprio la combinazione perfetta, l'amore fatto in persona.


Che sia solo amore quello che potrà salvarci.

Ciao Alby.




 



martedì 12 marzo 2013

Torniamo in noi

Eh no perché se continuo così...faccio solo casini.
Ritorno in me, ritorno per me e con me.

Non va bene lasciarsi andare, né dalle sensazioni, né dalle correnti...né tanto meno dal vento.

Il vento ti fa ritrovare le buste di plastica ovunque, fa rotolare via le cose...e alla fine, quando tutto cessa, niente è al posto giusto.

Torno in me, dopo giorni strani, difficilissimi. Credo di non essere mai stata così male, come nei giorni scorsi, nel mese scorso. Ho preso una pausa e ho provato a vedere come va se "lasci andare le cose". Per carità. Meglio avere i remi in barca.

Inutile la teoria del tizio di yoga, secondo cui devi vivere nel presente, senza pensare al passato (fonte di dolore e rancori) né al futuro (fonte di ansia e preoccupazione). Secondo lui dovrei solo pensare al presente. Ok, ma io DEVO pensare anche al futuro, il presente non mi fa impazzire...

Ometto le tante, infinite cazzate che mi sono fatta raccontare. Vi basti sapere che quando ho parlato con Andrea mi ha detto "preferisco che tu frequenta i preti e la Chiesa".

Sono stata una trottola trasportata dal vento. Ho scaricato energie lanciando cose, sfogando la rabbia, ho pianto, ho urlato. Ho perso più di 1kg in una settimana... (peso meno di 48kg... obiettivo raggiunto e superato) ho iniziato a perdere i capelli.

Il dolore ti consuma come una droga. Me lo dice sempre anche Anna...lei sostiene anche che se piango troppo mi diventano gli occhi gialli e mi ammalo di fegato... e bhe...ora non esageriamo.

La scuola va bene, mi diverte e mi tiene impegnata a dovere. Oggi pomeriggio cominciano gli incontri per le "pagelline del pentamestre"...roba strana. Ai tempi miei non c'erano certe cose...

Ho cominciato mettermi le fialette per i capelli che mi aveva consigliato il parrucchiere quando ero incinta... speriamo aiutino...altrimenti dovrò comprarmi una bella parrucca... ce ne sono di tanti tipi...mi domando se sia fisiologico, se sia il tempo, se sia semplicemente perché sono destinata ad essere anche calva. Un po' mi preoccupa però... andrò da un tricologo.

Oggi sono "sasso rovinato", pesante, ferma, sicura. Intaccata dagli eventi.

O prendi il toro per le corna, o ti fai incornare... lo dicevo qualche tempo fa.

Ecco, prendiamo il toro per le corna.  Sempre.












giovedì 7 marzo 2013

Attenzione, concentrazione, ritmo e vitalità

Ce l'ho in testa da stamattina... mi piace, e me la canto, anzi, la canto io, OdC e Jacopa.

'na folla!



Stare insieme agli adolescenti, in ogni caso, è ossigeno. Ho fatto bene, anche se lavoro la sera fino  a tardi, ho cambiato le priorità. E davanti a tutto, ci sono solo io... perciò... 

Attenziò
Concentraziò
Ritmo e
Vitalità
Devo dare di gas
voglio energia
metto carbone e follia
se mi rilasso, collasso
mi manca l'aria e l'allegria perciò...
Attenziò...
Odio il pigiama e vedo rosso
se la terra mi chiama non posso
restare chiuso fra quattro mura
ho premura di vivere perciò...
Attenziò...
Sto fermo un giro non passo dal via
piuttosto non gioco e vado via
fuori dal vaso fuori di testa
ho sempre un piede sul motore
Attenziò...

























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mercoledì 6 marzo 2013

Stallo

Qualche giorno fa mi pensavo come un deserto. Mi sentivo deserto.

Oggi mi sento vento. Mi faccio portare via come il vento.

Lascio che le cose vadano come devono andare, o come vuole qualcuno, chiunque sia. Così alla fine ho preso una supplenza (solamente perché i 10 prima di me hanno rinunciato...e poi ho capito perché). Fino al 22 marzo, sostituirò un docente di matematica e fisica in un liceo linguistico. Retribuzione? X.  Nessuno me lo ha saputo dire. Ma mi hanno detto che la prossima settimana ci saranno 3 pomeriggi dalle 15 alle 19. Non retribuiti, o meglio, vengono calcolati nelle 18 ore settimanali. Ah. Ecco perché sono l'unica che è rimasta... prima esperienza. Escludendo un corso di recupero fatto quest'estate al 5 mese di gravidanza con un caldo boia.

Altra scuola, altro clima, altra me.

La solita parte di me "cagadubbi" si è pentita già 1000 volte... ci mancava questa... così non solo ho le mattine piene, ma devo prepararmi (che gli racconto altrimenti?), e devo continuare il mio lavoro (che è sempre prioritario) compreso quel lavoro maledetto.

Ma quando ho saputo che era la scuola che è dietro al cimitero, la parte di me che vede coincidenze e segni, ha pensato ad Alby... ha pensato che forse era lui che mi diceva di farlo,  quasi a dire "siamo vicini". Che pensieri macabri...mamma mia.

Andrea sostiene che possa farmi bene, vedremo. Un po' di risate oggi me le sono fatte però... i ragazzi di 16 anni mi ricordano i miei 16 anni...e sì che tutto era facile!

Sono arrabbiata con me stessa, per essere così inerme. Non voglio che Andrea subisca questi miei cambi d'umore... questa mattina mi sono svegliata alle 5 ed ho cominciato a piangere...così... all'improvviso, lui lì con me a consolare lacrime che non trovano conforto. Non so che fare..non so come fermare questo fiume di emozioni che ho dentro... le lascio andare, ma temo che possano portarmi via...mi hanno già allontanato dalla Silvia -forte. Resta una Silvia a pezzi.  Forse è questo quando si dice "attraversare il dolore", forse vuol dire viverlo così come arriva, non fermarlo...ma farlo entrare. So solo che non è giusto... che non va bene, così no, non va bene. Non mi riconosco.

Ho chiamato anche l'ospedale... e ovviamente la Dottoressa S. mi ha detto "Signora, la prossima settimana è pronto tutto", come una sarta direbbe di un completo preparato per una cliente...è pronto tutto. Eh no bella mia, non è pronto nulla, sarà solo l'ennesima ferita...già lo so. Ci saranno le "misure", ci sarà scritto nero su bianco... tutto. Mi hanno anche detto che non appena sarà pronto potrò andare direttamente da loro...che mi daranno i risultati... bhe, grazie.

Ho ricevuto una telefonata dalla rivista "io e il mio bambino", in questi mesi non ho fatto altro che ricevere le loro riviste (omaggio) e metterle via, non so per quale motivo siano arrivate, se per colpa delle mie innumerevoli partecipazioni a concorsi web e affini. Volevano propormi un abbonamento, gli ho detto che non era il caso...la tizia ha insistito, così le ho detto "Mio figlio è morto". Silenzio. Una serie di "Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio, sono mamma anche io, oh mio dio, mi scusi" CLIC.

Silenzio.

Silenzio intorno...ancora e ancora silenzio. Silenzio dentro di me.

Inizialmente la gente ti sta attorno, ti circonda, poi il tempo passa, la vita delle persone va avanti, te resti indietro cammini piano, poi decidi di fermarti perché sei stanca, non ce la fai proprio più.  E le persone scordano. Resti una storia da raccontare, un sorriso da dispensare.

Voglio essere nuova storia, storia allegra.


Sono vento, come vento avanzo. Senza sostanza.





martedì 5 marzo 2013

e quindi?

Quindi... il ciclo è tornato con ben 2 giorni di ritardo. Il tanto che basta per farti sperare un po'...appena appena e poi basta.
Che poi che è 'sta storia? Mica vorrai illuderti ancora? eh no. Come si dice a Terni : "Semo nati pe' Tribbolà".


Porto Ercole
Comunque il mio uomo forte mi ha portato al mare domenica. Siamo stati bene, sono stata bene.
Noi che non amiamo il pesce (io un po' sì ma lui proprio no) abbiamo mangiato in un ristorante sul mare, e poi abbiamo preso il sole in spiaggia. Detta così sembra una cosa bella, e lo è stata, se non fosse che il ristorante aveva le tovaglie macchiate, i tovaglioli non stirati, la sabbia ovunque, il sole che ha fatto uscire di casa le persone non ha trovato i ristoranti pronti...

Cena con amici, cinema, chiamata al 113 perché un pazzo minacciava la compagna al citofono del palazzo, sonno.

Ho  preparto un'altra torta di mele...è venuta malissimo. A Ronnie piace... ma a lui piace tutto.

Ieri ho avuto un crollo di nervi al telefono con quell'imbecille per cui sto finendo (finirà mai?) un lavoro...la gente stupida è la peggiore che si possa incontrare. Come fai a far capire le cose agli stupidi? Mi sono sfogata però... le ho anche attaccato il telfono in faccia. Sono seguiti minuti di "lancio dell'oggetto" quindi mi sono ricomposta e l'ho richiamata.

Andrea vorrebbe che smettessi di lavorare un po'...per qualche giorno. Mi ha detto che essere andati al mare doveva servire per farmi stare meglio...ma che sembra inutile visto che continuo a lavorare tanto. Ha ragione...mi dico che devo chiudere quest'incubo, e poi mi prendo 10 gg di relax.

Oggi è arrivata anche la convocazione per una supplenza, ci provo, ma dubito visto che sono ultima nella lista dei convocati.

"qualsiasi cosa pur di non pensare, pur di pensare ad altro".

Mi sento scomoda. Sento di non riconoscermi per nulla. Faccio fatica a ritrovarmi.

Cado, mi rialzo, cado, mi rialzo, cado. E resto in terra.   Voglio restare sdraita per un po'. Sono stanca di correre, di fare, di pensare. Voglio perdermi un po', così, allo sbando.


Lascio che la vita mi porti con sé, senza fare domande, senza impuntare i piedi. Tanto non serve a nulla farlo.