mercoledì 6 marzo 2013

Stallo

Qualche giorno fa mi pensavo come un deserto. Mi sentivo deserto.

Oggi mi sento vento. Mi faccio portare via come il vento.

Lascio che le cose vadano come devono andare, o come vuole qualcuno, chiunque sia. Così alla fine ho preso una supplenza (solamente perché i 10 prima di me hanno rinunciato...e poi ho capito perché). Fino al 22 marzo, sostituirò un docente di matematica e fisica in un liceo linguistico. Retribuzione? X.  Nessuno me lo ha saputo dire. Ma mi hanno detto che la prossima settimana ci saranno 3 pomeriggi dalle 15 alle 19. Non retribuiti, o meglio, vengono calcolati nelle 18 ore settimanali. Ah. Ecco perché sono l'unica che è rimasta... prima esperienza. Escludendo un corso di recupero fatto quest'estate al 5 mese di gravidanza con un caldo boia.

Altra scuola, altro clima, altra me.

La solita parte di me "cagadubbi" si è pentita già 1000 volte... ci mancava questa... così non solo ho le mattine piene, ma devo prepararmi (che gli racconto altrimenti?), e devo continuare il mio lavoro (che è sempre prioritario) compreso quel lavoro maledetto.

Ma quando ho saputo che era la scuola che è dietro al cimitero, la parte di me che vede coincidenze e segni, ha pensato ad Alby... ha pensato che forse era lui che mi diceva di farlo,  quasi a dire "siamo vicini". Che pensieri macabri...mamma mia.

Andrea sostiene che possa farmi bene, vedremo. Un po' di risate oggi me le sono fatte però... i ragazzi di 16 anni mi ricordano i miei 16 anni...e sì che tutto era facile!

Sono arrabbiata con me stessa, per essere così inerme. Non voglio che Andrea subisca questi miei cambi d'umore... questa mattina mi sono svegliata alle 5 ed ho cominciato a piangere...così... all'improvviso, lui lì con me a consolare lacrime che non trovano conforto. Non so che fare..non so come fermare questo fiume di emozioni che ho dentro... le lascio andare, ma temo che possano portarmi via...mi hanno già allontanato dalla Silvia -forte. Resta una Silvia a pezzi.  Forse è questo quando si dice "attraversare il dolore", forse vuol dire viverlo così come arriva, non fermarlo...ma farlo entrare. So solo che non è giusto... che non va bene, così no, non va bene. Non mi riconosco.

Ho chiamato anche l'ospedale... e ovviamente la Dottoressa S. mi ha detto "Signora, la prossima settimana è pronto tutto", come una sarta direbbe di un completo preparato per una cliente...è pronto tutto. Eh no bella mia, non è pronto nulla, sarà solo l'ennesima ferita...già lo so. Ci saranno le "misure", ci sarà scritto nero su bianco... tutto. Mi hanno anche detto che non appena sarà pronto potrò andare direttamente da loro...che mi daranno i risultati... bhe, grazie.

Ho ricevuto una telefonata dalla rivista "io e il mio bambino", in questi mesi non ho fatto altro che ricevere le loro riviste (omaggio) e metterle via, non so per quale motivo siano arrivate, se per colpa delle mie innumerevoli partecipazioni a concorsi web e affini. Volevano propormi un abbonamento, gli ho detto che non era il caso...la tizia ha insistito, così le ho detto "Mio figlio è morto". Silenzio. Una serie di "Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio, sono mamma anche io, oh mio dio, mi scusi" CLIC.

Silenzio.

Silenzio intorno...ancora e ancora silenzio. Silenzio dentro di me.

Inizialmente la gente ti sta attorno, ti circonda, poi il tempo passa, la vita delle persone va avanti, te resti indietro cammini piano, poi decidi di fermarti perché sei stanca, non ce la fai proprio più.  E le persone scordano. Resti una storia da raccontare, un sorriso da dispensare.

Voglio essere nuova storia, storia allegra.


Sono vento, come vento avanzo. Senza sostanza.





6 commenti:

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    1. speriamo solo di tornare ada essere un po' più sostanza!

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  2. Silvia so che non conta niente ma ti penso sempre, tu e Alby mi siete entrati nel cuore...e cmq le persone che ti amano non dimenticano e rispettano il tuo dolore. Non c'è nulla di macabro nei tuoi pensieri, sei solo una mamma che ama il suo bambino... se una donna intelligente che cerca una via d'uscita...quello che scrivi è la dimostrazione che ci sei...che il dolore non sta prendendo il sopravvento. Silvia aggrappati forte ancora più forte all'amore per tuo marito, per la vita...pensa che il tuo corpo sta lottando per tornare ad essere pronto per generare una nuova vita. CREDICI!!! ti abbraccio forte

    serena

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    1. Serena ci credo...ma fa male. Non sono così forte...o almeno non lo sono in eterno. Mi sento così vulnerabile ultimamente...ma credo sia un passaggio obbligato, una fase da affrontare. Inizio a credere anche io che il mio corpo abbia necessità di "ritornare a posto"... io ci voglio crederee voglio sperare ancora... grazie di esserci! un bacio

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  3. A volte il silenzio è meglio di mille parole....
    Le lacrime.... lasciale scorrere quando urlano di uscire...prima o poi si attenueranno.
    un bacio

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    1. è vero... sono la valvola di sfogo delle parole non dette! speriamo si attenuino davvero

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