venerdì 15 marzo 2013

Il giorno dopo. Il giorno del dopo.

Intanto vi ringrazio per l'affetto. Per il tanto affetto.

Per i messaggi che mi avete mandato, per dimostrarmi solidarietà e amicizia ancora una volta.

Rispondo qui a chi mi chiede come sto oggi.

Sto meglio. Di cervello, dico, perché ho la febbre, raffreddore e tosse.

Il mio corpo ha dato forfait. Sono andata a fare una supplenza e mi sono ammalata... confido nel w.e. per il recupero della salute.

Ho deciso di andare una settimana in ferie, a partire dal 22. Ho chiesto ad Andrea di prendere ferie, ma non può prima del 28... e va bhe. Mi riposerò lo stesso, in qualche modo. Oggi prenoto il viaggio a genova per maggio.

Ho pensato a quello che mi avete detto, e ho deciso di continuare a crederci, e di fare il possibile per rimettere a posto i pezzi.

Ho comprato un profitterol per pranzo e me lo sono mangiato con Andrea. 

Abbiamo scherzato e progettato le vacanze. Abbiamo voltato pagina. Almeno ci stiamo provando.

Insieme. Come sempre.

Oggi a scuola un ragazzo mi ha chiesto "Professore' ma lei ha figli?", "Non farmi questa domanda", gli ho detto, "Eh mo' che è? va bhe non gliela faccio allora!", "sì, ho un figlio, ma è morto".

Silenzio. La classe più casinara, ma anche la più simpatica, è stata zitta fino alla fine dell'ora...con il ragazzo che non sapeva come fare per scusarsi con me...mentre gli altri ragazzi lo insultavano con i gesti per la gravità di quello che aveva fatto. Ho sorriso, gli ho detto che non poteva sapere, ed ho continuato a fare la semplificazione dei radicali... come se nulla fosse, una parte di me si era rattristata e l'altra, quella razionale, ha continuato a fare domande, a chiedere se avevano capito, a fare esercizi.

Mi sono stupita.

Ecco il senso di accettazione. È quella parte di te che ti consente di accantonare la tristezza e di proseguire... se per inerzia o per sopravvivenza non so, ma vai avanti.

Ho scritto a quelli di yoga, dicendogli che non andrò più. Hanno detto che mi aspettano quando mi sentirò di tornare.

Sarà quel che sarà. Sarà quello che vorrò fare di me, di noi.

Sono fiduciosa, non so perché visto che funziono male, che ho la testa impicciata, e che sono stanca, ma sono fiduciosa.

Tornerà anche per me il tempo della gioia infinita, il tempo della serenità. E molte di voi sarete con me, lo so. Grazie!


5 commenti:

  1. Mi fa sempre piacere quando scrivi che stai meglio. Provo una grande ammirazione per come riesci ad affrontare una prova così difficile. Anch'io sono fiduciosa per te, per voi

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  2. Cura anche il corpo, è importante anche quello :)
    Un po' di riposo vi aiuterà.
    Progettare qualcosa, anche piccole cose come un viaggio, ora più che mai, è fondamentale, per sentirsi vivi, per sentire che non tutto è perduto, ma che insieme si può, si riesce.

    Che bella Genova, quando abitavamo a Pavia ci andavamo appena possibile.
    Vi farà bene, ne sono sicura.

    E io son sempre qua, chi mi schioda? :)



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  3. sono felice di leggere di genova, forza noi saremo qui a sostenerti, sempre nelle giornate più o meno buie e in quelle di luce x' ci sono anche quelle di luce e sono le più importanti anche se sono quelle minori! una bella settimana di riposo farà bene ad animo e corpo! un abbraccio e buon weekend stellina!

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  4. con te.
    stai facendo quello che "senti".
    è questa l'accettazione.

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  5. presente..
    fai bene. prenditi "cura" di tutto il tuo amore..

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