giovedì 28 febbraio 2013

arrivate altre stoffine!

Ecco le bustine che ho spedito martedì

La storia della BJB mi mette di buon'umore...quando torni a casa e trovi nella cassetta della posta una bustina... ho la stessa eccitazione che avevo quando aprivo i pacchetti delle figurine... va bhe l'ho già detto che oggi sono per le cose semplici...
Questa settimana ho spedito un bel po' di stoffe e chiedo scusa per il ritardo... spero arrivino a tutte!
Ho parlato della BJB alle mie Mamme di Novembre (MDN, che facciamo prima) e molte di loro sono state contente di questa cosa e hanno deciso di mandarmi delle stoffine, altre hanno  deciso di partecipare allo scambio, così ho spedito anche a loro.


Partiamo con la presentazione di queste nuove bellissime stoffine:

 Giovanna è una ragazza dolcissima che come molte di noi sa cosa vuol dire inseguire un sogno che tarda ad arrivare o sembra sfuggire...

 

Maria (MDN) mi ha mandato un tessuto direttamente dall'India, si tratta di una fodera di un cuscino (l'altra ce l'ha lei) mi ha detto che spera mi porti fortuna come l'ha portata a lei e poi, sapere che io ho il cuscino "mancante" le piace come idea...ed anche a me!
 
  

Quindi quella di Teleta (grazie alla quale ho scoperto la storia della BJB), che in queto momento deve stare tranquillina... è una stoffina a cui sono molto legata.


Questa è quella di Romina, in realtà è arrivata oggi ma mi sono incartata con i numeri.... è molto carina!




Poi le stoffine di SiRvia2 (Petalo Blu) belle e accompagnate da una lettera molto commovente, SiRvia 2 è una bellissima persona (anche molto molto simpatica) 



  

Quindi quella di Annarita a cui spero sia arrivata la mia... anche lei ha inserito un biglietto molto carino...cara Annarita io auguro anche a te... di dare spazio solo alla gioia.


  

Quella di Manuela proviene dal copripiumone di un bimbo "novembrino", un amico di Alby... credo non servano ulteriori parole per dire cosa rappresenta.



E questa è quella di Vanessa, accompagnata da una lettera bellissima che mi ha fatto piangere... Vanessa cara ci sei oltre che con la copertina, con il cuore e con il pensiero.

Piano piano sta prendendo forma, e sto costruendo qualcosa. Non mi riferisco ovviamente alla copertina in sé ma a tutto quello che essa rappresenta.

Ora vado a godermi ancora un po' di semplicità... TV dentro al letto, tra gatti e libro da leggere.

 




e va bhe.

Sto meglio. Lo dico e lo ripeto. E se tra un po' arrivata una mazzata tra capo e collo... pazienza...

Ho fatto un sogno molto bello questa notte, ma ho paura a raccontarlo...dirò solo che mi è venuta a trovare una persona cara che non c'è più e mi ha detto cose che mi hanno tranquillizzato.

Mi sono svegliata bene. Andrea mi aveva portato anche una bomba alla crema (w le calorie).

Credo che mi stia per arrivare il ciclo, non sono più depressa, nervosa e ho mal di pancia... 1+ 1.
Ma va bene così, vuol dire che il corpo si sta rimettendo in sesto. E poi lo avevo detto che questo mese sarebbe stato meglio di no. (sì, credici...)

Sarà il sole che c'è di fuori, sarà che ho casa pulita (ieri è venuta Anna), i panni lavati che  hanno improfumato casa,  tutti panni da stirare stirati. Ecco, saranno queste piccole cose.

Non si fanno le cose in grande, partendo dalle piccole? Come sono semplice...

Devo aggiornare la situazione stoffine... più tardi lo faccio.

Ecco, volevo dirvi, dirmi, questo: va meglio.


mercoledì 27 febbraio 2013

non servono parole

Non sono necessarie parole quando ti conosci, talmente bene, da sapere esattamente quale sarà il primo pensiero della mattina.

Nemmeno l'ultimo della sera.

Non servono le parole se con uno sguardo ci si dice tutto.

Non serve parlarsi se si è parte l'uno dell'altra.

Noi parliamo tanto, ma a volte basta un'intesa, uno sguardo complice, o usare le parole del proprio personalissimo vocabolario.

I gesti abitudinari, le frasi che fanno ridere, i pensieri che fanno male, la voglia di tornare ad essere felici.


Così io so esattamente come sta lui e lui come sto io.

Parlando con Francesca, una mamma speciale come me, sembra che questo sia davvero il periodo più difficile di questo percorso. Con i quattro mesi, si toglie di dosso il torpore dell'incredulità, dello stato di shock e avanza la consapevolezza di tutto quello che è successo, guardi intorno e vedi cosa è successo, e senti il vuoto, lo senti e lo tocchi. Questo è il periodo in cui tutto è limpido e doloroso.
Come un taglio, appena ti ferisci il sangue non esce subito, c'è un istante in cui la pelle diventa bianca e poi arriva il rosso fluente che si accompagna al dolore fisico. Ecco, siamo sangue che sgorga ora.

L'altro giorno sono andata a fare il regalo ad Ernesto nel negozio dove ho comprato molte delle tutine di Alby, le prime. Mi ha fatto effetto...volevo scappare via... vedevo i vestitini e volevo piangere. Eppure avevamo già comprato dei vestitini per MaVi e per Erny stesso... ma non lì...o forse era quando la pelle era bianca...quando ancora non sentivo "questo".

C'era una mamma che sceglieva vestitini per la figlia (brutta) ed io mi sono rivista quando ero lì con mamma e Stef a comprare le "primissime cose".

Strane sensazioni si accavallano. Continui sbalzi di umore, continua lotta interna. Continua rabbia.

Oggi dovrei chiamare l'ospedale per parlare di nuovo con il laboratorio e con la Signora S. (un nome ce l'aveva...me lo sono fatto dare), ma non ci riesco. L'altro giorno quando ho parlato con il tecnico del laboratorio mi ha detto che "allo stato di lavorazione in cui siamo arrivati...bhe ci vorranno 5,6 o 7 giorni, in ogni caso lo dico alla Dott.ssa di sollecitare la lavorazione, sa Signora io la capisco ma purtroppo, ed è brutto dirlo, diamo la precedenza ai vivi".

I vivi.

La vita deve venire prima della morte è vero. Lo stesso giorno ho incontrato il primario dell'ospedale sotto casa... anche lui mi ha detto che sollecitava.

Domani magari chiamo.

Sono giorni davvero durissimi. La mancanza è  dolorosa, è davvero ferita aperta.

Mi dico che sono arrivata fino a qui... e allora posso ancora avanzare. Devo provare a lasciar perdere le vite degli altri, i pensieri degli altri... perché nessuno può capirmi davvero. Non posso pretendere che gli altri siano tristi, né che non esternino le loro gioie. Ho nascosto le mie amiche incinte su fb. Non ci riesco a leggere che si lamentano per le nausee...di cosa ti lamenti?  l'ho detto ad Emy e giustamente mi ha detto "non puoi pensare che scrivino e pensino a te...e poi credo che anche te lo abbia fatto" è vero... ma non credo di essermi lamentata prima dell'8 mese (ed era un lamento ironico). Non posso pretenderlo, ma  posso nascondere.

Posso chiudere gli occhi e non pensarci.


Non posso condizionare la mia vita in funzione del resto del mondo.  Prima o poi tornerà il sole anche qui.


Avevo cominciato parlando di me e Andrea... e poi ho fatto un volo pindarico.

Sono emotivamente instabile e fragile.

E non serve parlare, non serve chiedere aiuto, perché non c'è aiuto.

E lui lo sa, lui capisce tutto.

Questa mattina tornato dal turno di notte mi ha fatto trovare un cornetto ripieno di crema e panna.

Lui che solitamente non mi porta la colazione a  meno che non glielo chieda, lui che sa che se mangio cornetti li mangio piccolini... era un cornetto grandissimo, che strabordava di crema e panna...

La famosa "terapia del dolce".

Me lo sono mangiato tutto. Ho addolcito la giornata...anzi, senza parlare lui mi ha addolcito la giornata.



lunedì 25 febbraio 2013

aria

Mi manca l'aria...mi manca respirare aria fresca.

Oggi mi sento morire...oggi vorrei morire.

E invece devi tirarti sù, tirare fuori quello che hai, la tua riserva di energia...e andare avanti, a superare il giorno. A superare un altro giorno.

Questa notte ho sognato di avere una bimba, era mora e Andrea mi chiamava per dirmi di tornare a casa che piangeva e lui non sapeva cosa fare...ed io ero stupita... continuavo a dire "è viva!, ti rendi conto? è viva!"...e la guardavo...era mora come Alby, e dormiva... in una culla improvvisata...ma era viva.

E mi dicevo che ora dovevo solo essere felice, che era finito il tempo delle lacrime... era tempo di gioire...la prendevo in braccio... ed ero felice. Ero felice.

Mi sono svegliata per colpa di Ronnie, a cui ho rirato anche una ciabatta...mi sono svegliata arrabbiata...triste...arrabbiata. Andrea ha capito come stavo...e ha provato a farmi sorridere...devo farmi forza per non lasciar trasparire nulla...perché se fingo di stare bene alla fine sto meglio per davvero. oggi sono 4 mesi per davvero, 4 mesi fa a quest'ora già me lo avevano portato via..perché poi? Avrei potuto tenerlo ancora un po'... che urgenza avevano di portarlo a fare l'autpsia...se poi ancora non è pronta...


Mi domando se persone che mi hanno detto frasi inopportune sarebbero in grado di sopportare tutto questo...  a volte spero che questo dolore se lo prendano anche loro. E provo rabbia... una rabbia cattiva. Io non sono un brava persona, sono una stronza. Allora forse per questo devo sopportare questo?

Forse.

Forse è la sindrome premestruale che mi fa parlare così...sì perché sicuramente tornerà il ciclo...e sarà l'unica cosa regolare della mia vita. La felicità è per gli altri. Non per me.


Devo iniziare a pensare alla mia vita pensandola in una prospettiva diversa, senza aspettative, senza sogni da realizzare. Dovrò accontentarmi di quello che viene.

Mi odio anche per stare a scrivere questo, ma se non lo scrivo sento di implodere...e devo buttare fuori tutto...tutto questo.  La rabbia bloccata negli angoli più scuri, la tristezza che mi avvolge, la disperazione che incalzante si appropria di me.

Ho voglia di urlare, di spaccare tutto...

Oggi avevo deciso di aspettare il prete per la benedizione di casa...ma c'ho ripensato..che ci vogliamo benedire? Servirebbe un esorcista.

Quanta rabbia.... quanto dispiacere...lo butto fuori...butto fuori e lontano da me tutto questo, per riempire il vuoto.






sabato 23 febbraio 2013

avete figli?

"Avete figli?"
Silenzio che a me sembra un secolo.
"No" dice Andrea.

Più tardi mi dirà: "L'ho detto per tagliare. Per evitare che  arrivassero incalzanti domande del tipo -- quanto ha? -- come si chiama-- e mi avrebbe fatto più male, credi che a me tutto questo non faccia male?"

Di nuovo silenzio.

Non tra di noi, ma intorno.


venerdì 22 febbraio 2013

Giorno 120 -- 4 gradino

120 gg. Lo so che avevo detto che non avrei più contato... ma il contatore interno ha continuato a girare. 4 mesi. In realtà saranno 4 mesi il 25, ma a me piacciono le simmetrie, le cose fatte con una certa regolarità... salgo un gradino ogni 30 giorni, se lo facessi alla scadenza esatta sarebbe come salire scale con un numero di gradini vario...una sorta di quadro di escher. No. Continuo così.

120 giorni.

se dovessi dire come va, direi che ancora non lo so. MEGLIO però.

Negli ultimi due mesi il tempo è trascorso lentamente, alcuni giorni si sono proprio trascinati uno dietro l'altro, e con fatica me li sono scrollati di dosso. Il dolore si è modificato. È proprio vero che il dolore si trasforma... ora è un dolore sordo, costante e profondo. Una mancanza morale oltre che fisica. Ora sono consapevole di quanto accaduto. E mi guardo le cicatrici che tutto questo ha lasciato.

Ho ancora giorni neri. Ne avrò ancora per tanto tempo. Improvvisamente si apre la voragine e ci finisco dentro con tutte le scarpe, mi dispero, mi calmo, mi rialzo dolorante e riprendo a camminare. E a volte riesco anche a sorridere di quello che vedo intorno.


Sta aumentando però il senso di inadeguatezza. Alcune volte mi sento proprio fuori posto, come se non potessi collocarmi da nessuna parte. Non posso tornare ad essere quella che ero perché non lo sono più, ma non posso nemmeno dirmi di essere diversa perché la mia vita è la stessa di prima.

Come se ti dicessero di indossare degli abiti con una taglia in più della tua. Ti stanno, ma stai scomodo. Cammini ed inciampi, perché i pantaloni sono lunghi e ti cascano, e la maglia è larga a tal punto da farti sembrare goffa.

Ecco, credo di aver reso l'idea.

Il mio omino del cervello è tornato alla sua attività preferita: cantare. Così in testa ho sempre le sue canzoni (spesso canzoni anni '60, si vede che è un amante del passato...), saltuariamente proietta immagini cariche di speranza...ma in generale direi che si è impigrito notevolemente..o forse ha esaurito il compito impostogli per necessità dal mio sistema nervoso.

Non riesco a buttare quel mezzo chilo in più, Andrea una volta mi ha detto "stai bene, hai le curve di una mamma", mi sono messa a piangere. C'è rimasto talmente male che da allora mi dice solo "stai benissimo, alla fine hai 34 anni, mica puoi pensare di avere il corpo che avevi a 20!"... mi fa tenerezza, perché lo vedo che prova a farmi stare bene dicendomi  frasi tra lo scontato e il banale. È bravo il mio uomo forte.

Ho ripreso i contatti con le mie amiche Mamme di Novembre, e ne sono felicissima... piano piano si leva la nebbia che avevo intorno e riesco a vedere i contorni delle cose che mi circondano, e questa è una bella sensazione. Una di quelle sensazioni da affiancare al senso di completezza di cui ho parlato spesso.

In sostanza mi posso definire "inadeguatamente consapevole" con pantaloni larghi.

Il prossimo gradino mi vedrà cambiata, forse con i pantaloni giusti...per ora metto una bella cintura e faccio un orlo fermato con due spille.




PS la canzone me l'ha suggerita OdC...




mercoledì 20 febbraio 2013

tears in heaven

Abbiamo sollecitato nuovamente l'ospedale... per l'autopsia, per la cartella clinica. Ho scritto al primario e questa mattina mi hanno chiamato dall'ufficio relazioni con il pubblico per dirmi "Sa signora, la Dott.ssa che si occupa degli esami è in malattia, rientra domani e la settimana prossima Le faremo sapere". Ho chiesto il nome della Dott.ssa "Eh, non lo so". Però sai che sta in malattia eh...

Poco male, se vogliono capire che capiscano, se la prossima settimana non mi chiamano vado direttamente in ospedale a parlare con la Dott.ssa malata/fantasma... a costo di visitare ogni singolo reparto e andare dal direttore sanitario in persona. Non è possibile tutto questo tempo... non fa altro che alimentare i miei dubbi su presunte responsabilità.

Detesto la burocrazia. E la massoneria che impera in ambienti come quello dell'ospedale.

Alby, capiremo cosa sia successo. Capiremo e andremo fino in fondo. Anche se nulla potrà riportarti da noi.







lunedì 18 febbraio 2013

..arrivate prime stoffine!!

Sono rientrata a casa da poco... incavolata come al solito per il lavoro, perché per il resto del mondo le giornate lavorative sono di almeno 48 ore, non importa se hai anche altre cose da fare...o che ne so, una vita sociale. No "eh, Silvia, bisogna chiudere il cerchio... ce la dobbiamo fare", "mica ci vorrà tanto no?", certo perché i clienti di questo tipo sono quelli che sanno perfettamente quanto tempo impiegherai...ovviamente.  E io che pensavo di andare a dormire...o che ne so, di mangiare! Sciocca Silvia.

Cerco di prenderla molto con calma...davvero il tempo è cambiato ora. Il lavoro è prioritario ma fino a  un certo punto, io vengo prima.

Così rientrando sono andata a vedere nella cassetta della posta, il caso vuole che il postino da noi consegni a giorni alterni, ti diranno che non è vero quelli delle poste... fatto sta che io trovo cose a giorni alterni. Sabato non c'era nulla...e oggi era piena. E cosa ho trovato? Altre stoffine! Alcune mi erano arrivate la settimana scorsa...e allora ecco che ve le mostro:

La prima è di Dreamingyoursmile e sono certa che sia fortunatissima..;-) io e Grazia ci siamo scritte il giorno stesso in cui lei aspettava i risultati delle analisi...



La seconda ad essere arrivata è quella di KIKI, con lei abbiamo un pedro in comune...




Quindi quella di Pitumpala..che mi ha commosso molto per il biglietto indirizzato ad Alby...


 


Quella di Pia, che mi augura diventi una coperta su cui poter giocare...




Quella di Diarista con gli orsetti del cuore... mi ha ricordato l'infanzia...



e poi ancora un'altra da kiki!! :-) io ho inviato alle mie amiche 2 stoffine...una dalla me mamma, l'altra dalla me in cerca... e lei ha voluto contraccambiare!!



Che dire... è una bella emozione vedere tanti pezzetti di cuore... spero presto di riceverne altri. Questa settimana spedirò un altro 'blocco' di stoffa portafortuna...

oggi ho parlato con le mie amiche mamme di novembre...ed è stato bellissimo ritrovarle. Molte di loro hanno accolto la mia proposta di scambio della BJB.  Non sapevo fosse nata e sviluppata solo per le ragazze della fivet (ci metto un po' a capire come funziona il mondo...portate pazienza). Ma penso che la coperta dll'amore sia bella per tutte coloro che cercano o che hanno un bimbo da scaldare. Per cui se qualcuno di voi vuole non ha che da chiedere e dispenserò stoffe di cuore!!

Grazie a tutte voi che mi avete inviato questi quadratini con affetto... è arrivato tutto!

Sono più serena...azz! non dovevo dirlo!! :-)



Tirando le somme

Ho fatto caso a una cosa. In realtà a più di una...ma questa è palese:

ogni volta che scrivo piena di speranza, ogni volta che dico "mi sono rialzata", arriva lesta e silenziosa una batosta che mi fa capitolare... il tutto avviene entro le 12 ore da quando l'ho esclamato.

Allora ho deciso che non lo dirò più. Embè che so' scema?

Ho parlato a lungo ieri sera con Andrea... e mi sono sentita una stupida (capita spesso anche questo). Mi ha ascoltato, ha aspettato che terminassi le lacrime, che terminassi di dirgli tutto quello che penso, di come sto, di come è assurda la vita... e mi ha detto "Ti capisco, ma dobbiamo andare avanti", mi ha detto che  a lui non cambia niente quando qualcuno gli dice che aspetta un bimbo e lo fa con attenzione dicendo "non sapevo come dirtelo...sai quello che ti è successo", perché lui ad Alby ci pensa ogni secondo. Io invece è come se mettessi in un angolo tutto il dolore e poi arriva qualcosa a ricordarmi quello che è successo...e sono travolta in pieno. Mi ha detto che anche lui pensa a come sarebbe ora se ci fosse lui...ha detto "saremmo inebetiti, stanchi...ma felici". Il suo essere padre lo ha travolto quando è rimasto in obitorio con Alby...quando è rimasto per fargli compagnia...perché non se la sentiva di lasciarlo solo.

E lì mi sono sentita piccola..piccola...piccola, piccolissima

Ho toccato di nuovo il suo dolore. E questo non lo sopporto. Non voglio che stia male anche lui... ma è inevitabile...e lui mi dice che non può vedere me stare male...insomma siamo perfettamente in sintonia.

Allora non dirò ora che sto meglio, che mi sento di nuovo piena di speranza.

Però posso dire di avere un uomo meraviglioso accanto. Questo lo posso dire con certezza e a pieni polmoni. 

E ascolto la canzone di vasco che preferisco in assoluto...quella che amo da sempre...e che riascoltandola mi sembra perfetta.

Che cosa è stato..cosa è stato a cambiare così...mi son svegliato ed era tutto qui...



domenica 17 febbraio 2013

fertilità... altrui.

Ricominciano a fioccare le notizie "Tizia è incinta", "anche Caia" e anche "Sempronia". Tizia non la conosco e non me ne frega nulla, tanto meno averlo saputo, è una tizia (appunto) che conosco di vista ci avrò scambiato si e no 10 parole. Che bisogno avevi di dirmelo? per farmi sapere che anche le persone brutte come lei si risproducono senza difficoltà?

Caia invece la conosco bene e sono felice per lei. Però devo fare un passo indietro prima di dirmi felice. Una volta ogni annuncio di gravidanza mi inebriava, pensavo sempre "Alla vita nuova bisogna rispondere con sorrisi", un po' meno quando le altre riuscivano e io no. Ora? Ora... mi rende felice e sento uno strappo dentro. Al cuore. Uno "strap" che mi dice "hai visto? le altre riescono... e te?". Sarà il mio alter-ego Jacopa... così, alla Silvia felice che continua a pensare di sorridere alla nuova vita si affianca l'ombra di Jacopa che oltre a dirmi "tutti tranne te", mi ricorda anche che sono più vecchia...e che arrivo ancora una volta seconda (se arrivo...perché poi il problema è anche arrivarci).

Ora aspetto di sapere se Sempronia ce l'ha fatta. E spero di sì per lei, perché ha sofferto e soffre per avere questo figlio.

Dovrei adottare la teoria dello "sti cazzi". Ma è difficile.

E poi Andrea ci rimane male...ma che ti aspetti benedetto uomo?? Che mi scivolino sopra tutte queste notizie? Mi dici che posso piangere per la morte di Alby ma che non "puoi sentirmi così negativa, per il nostro futuro". Io mi ci sento Andrea...mi ci sento perché sto male. Perché anche se mi dici che anche te hai perso un figlio... io l'ho portato dentro... io l'ho sentito muoversi... ogni mattina ci salutavamo e ci davamo la buona notte. Te no. Te non sai cosa voglia dire sentire "il primo movimento", non sai cosa vuol dire vomitare tre mesi, dormire sul fianco sinistro tutte le notti, alzarsi per andare a fare la pipì anche 3 volte mentre te stai dormendo beato. Non lo sai... e mi fa rabbia vedere che sei così ottuso. Sei un uomo. Non sei una donna, e non capisci cosa voglia dire una "maternità negata", non hai orologi biologici che ti ricordano che il tempo passa e che il numero dei tuoi ovuli sta diminuendo. 

Ho chiamato Sempronia. È incinta anche lei. Evviva! l'anno 2013 si mostra molto fertile.

Speriamo che passi anche di qui. In fin dei conti come dice Andrea ho molte "cartucce" ancora da sparare...consolazione. Vorrei staccarmi il cervello, resettarlo e rinserirlo. E poi arriva la frase magica, quella che la prossima persona che mi dirà si beccherà un calcio in rovesciata sulla faccia... "non ci devi pensare".

Ma per favore... così mi ritrovo a farmi un purè... per consolarmi...mi mangerò anche le polpettine svedesi. Mi sento vuota. Ecco.  Sì, mi sento vuota, e il vuoto rimbomba ovunque. Non doveva andare così. Voglio essere la prossima Tizia, o Caia  o Sempronia...che passi alla storia come nome anonimo...non voglio essere "quella lì", "quella a cui è successo".  In alcuni momenti mi faccio pena. Ecco, questo è uno di quelli. Vado ad affogare nel purè.

Evoluzione di un blog

Era nato come supporto emotivo, come lavagna su cui scrivere i miei pensieri. Era nato in un momento difficilissimo, per non dimenticare, per permettermi un giorno di guardare indietro e scoprire che avevo fatto tanta strada. Per ricordarmi che nei momenti difficili ho tante persone accanto che mi sostengono, ho mani che mi aiutano a risollevarmi. Era nato e pubblicato per permettere a tutti queli che mi conoscono di sapere come stavo. Per evitare di sentirmi dire "Come va?", "leggi, non chiedermi". Mi sono messa a nudo davanti a tutti. Senza pudore. Ho esternato tutto. Non ho segreti. Non ne ho mai avuti.

Questo blog era nato così. È stato fondamentale, lo è ancora. Grazie alle parole sono risalita, sono caduta e sono risalita, e poi ancora caduta e poi ancora rimessa in piedi. Ma ho fatto tanta strada. Sono cambiata e lui con me. Ho smesso di contare i giorni, ma non ho smesso di parlare...quello mai. 

Ho tante persone che mi leggono in silenzio, in seconda fila, altre che mi leggono e mi sostengono pubblicamente, diventando parte di esso. In questi mesi ho avuto il piacere di incontrare anime belle, persone speciali. Ieri kiki ha premiato il mio blog... e sono rimasta molto contenta... La tradizione vuole che chi venga premiato dica 7 cose su di sé:

1) ANSIOSA, volgarmente detta anche "cagadubbi"
2) SINCERA, come dice Andrea sono "trasparente come una busta d'acqua"
3) DISPONIBILE, se posso aiuto volentieri
4) IRASCIBILE, mi arrabbio con una certa facilità
5) AMANTE degli animali (specialmente i gatti)
6) INNAMORATA del mio uomo forte
7) PENSIEROSA, se non parlo penso, oppure penso cantando (il mio Omino canta e pensa per me se io sono in stand by)

Quindi si dona il premio a 15 blogger che segui:

ecco... credo che quasi tutti quelli che io stia seguendo abbiano già il premio...ma anche se quello che gli do' io è il 20_esimo... se lo meritano:

In primis alla mia amica e compagna di viaggio:

1) Elle amica mia grazie per aver camminato con me;

Quindi alle persone meravigliose che ho conosciuto:

2) Antonella che sa esattamente quello che vivo perché lo sta vivendo anche lei;
3) Anna persona meravigliosa che mi sta insegnando tanto senza saperlo;
4) Raffaella donna di grande sensibilità ed eccezionale;
5) Daniela mia grande sostenitrice che ha energia da vendere;
6) Pamela persona dolcissima;
7) Laura la mia "abbinata" che c'è sempre in silenzio, ma c'è;
8) Barbara donna che ha un bellissimo Pezzo di Cuore (e anche tutto il cuore);
9) SiRvia la mia omonima con una grande forza e ironia;
10) Ilaria la mia amica espatriata in Cina, che scrive in francese ma per fortuna mette le immagini;
11) pecorella la mia amica riccia con i pensieri divertenti;
12) Adelia su di lei non esistono parole...per quanto è speciale!
11) Robin i suoi racconti mi fanno sempre ridere;
12) Ale ironica e simpatica;
13) Grazia conosciuta grazie alla BJB, persona carinissima
14) Nina (che è pluripremiata, ma è una forza della natura)
15) Mamma Piki che ho conosciuto da pochissimo ma è proprio simpatica

Grazie a questo blog ho conosciuto tante persone, ho pianto e sorriso, e il bello è che continuerò a farlo!









sabato 16 febbraio 2013

presenza

L'ho avvertito. Distintamente due volte nella giornata di ieri.

Sembro pazza... forse sono impazzita davvero. Eppure l'ho sentito. Era con me mentre lavoravo, era con me mentre guidavo. Non so come spiegarlo, né come descriverlo. Ma era con me.

In realtà vi potrei dire anche di averlo visto... ma a quel punto qualcuno di voi chiamerebbe la neuro e allora non lo dirò. 

Io non so se esiste qualcosa "dopo", non lo può sapere nessuno, bisogna avere fede o affidarsi alle sensazioni. Così provo ad avere fede, perché il pensare al nulla dopo fa paura, e mi affido anche alle sensazioni. Aiuta, ed ho meno paura.

In ogni caso avverto la sensazione di non essere sola, so che mi sta accanto. So che è lui che distoglie la mente con una telefonata o con qualcosa di improvviso quando mi perdo nella tristezza. So che è sempre lui che mi fa ritrovare la voglia di sorridere e di pensare con speranza. Oggi siamo andati a trovarlo... e ancora una volta, come ogni volta, ritrovo la carica per affrontare i giorni.

So anche che presto troverò il senso di tutto questo. 

Tutto avrà un senso.

Non ci sei...ma ci sei.

giovedì 14 febbraio 2013

S. Valentino

S. Valentino, patrono di Terni. Terni in festa.

In aggiunta, quest'anno, le strade del centro sono piene di stand gastronomici di cioccolato...lo chiamano "cioccolentino". Ho lasciato un pezzo di cuore allo stand che vendeva il cremino al pistacchio...una cosa indescrivibile...tripudio di bontà.



Io e Andrea non abbiamo mai festeggiato S. Valentino. Non ne abbiamo mai sentito il bisogno, forse è il solito discorso che si fa "Mica è necessario un giorno di festa per ridordarsene", o forse per pigrizia. Ma non ne sento il bisogno. E nemmeno lui.

In ogni caso sono davvero dell'idea che non sia necessaria alcuna ricorrenza per "festeggiare" l'amore.

Amo sempre. Ogni giorno. Quest'anno amo anche di più.

Un bacio al cielo per te.




mercoledì 13 febbraio 2013

così così

Eppure ci sono cose belle. Ci sono tante cose belle.

Il valore di molte di esse lo scopriamo tardi, quando le abbiamo perse, oppure ci stupiscono e le apprezziamo così, all'improvviso.

Ieri per caso ho ritrovato un filmato "della pancia", l'ho guardato con gli occhi di un estraneo. Ho provato tenerezza per una me "appanzata, goffa e affaticata", che sul divano filmava gli istanti di rivolta di Alby. Mi sembrano passati anni...sono "solo" 3 mesi e mezzo, quel filmato risalirà a settembre..o ai primi di ottobre... mamma mia che pancia grande che avevo!

Ovviamente è salita anche un po' di malinconia...e di paura.

Ma provo a non pensarci. Provo ad ingannare l'OdC. Ma lui è più furbo di me... mica si riesce ad imbrogliare un cervello perennemente in corsa... forse con un gioco di specchi si potrebbero proiettare immagini alternative. Un anno fa veniva concepito Alby... febbraio 2012.

Una parte di me spera di non restare incinta in questo mese, un'altra prende a cazzotti il pensiero che ho appena fatto e mi guarda con gli occhi di chi pensa "ma che cavolo dici? Magari restassimo incinta questo mese!".Questo tanto per capire quali e quanti pensieri abbia in testa. Ma sento che il mio corpo è ancora scombussolato, ancora da ricostruire.

Una parte di me continua a contare...ma non lo dico il numero..lo penso e basta.

Avevo pensato di fare una penitenza per la quaresima...ma poi c'ho ripensato. Non mangiare cioccolata a che pro? Per quali Santi? Per quale Dio? Neppure il papa esiste più.

Non so a quali Santi e quale Dio appellarmi, chi pregare...a chi chiedere supporto. Mi sa che davvero non esiste nulla, una volta morti sarà come se avessero spento un interruttore, al buio. Finito. Stop.  Però credo che il diavolo esista. Sì, lui esiste sicuramente. Lo dimostra spesso.

E così mi lascio trasportare in questo mese di ricordi...

 Per fortuna che ho Pedrino, come dice Pam Brown

Non sottovalutare la consolazione che un gatto ti sa offrire: non parla, ma con tocchi leggeri, testate, strusci,  ti dimostra il suo amore e cerca di distoglierti dal tuo dolore.
Ecco una delle cose belle. Ho due gatti.



domenica 10 febbraio 2013

Auguri Silvia

Festeggiare il compleanno mi è sempre piaciuto.

Dopo i 25 mi sentivo vecchia... e oggi che ne compio 34 mi sento ancora più "grande". Nell'anima. Dentro.

Oggi avverto la tua mancanza. Ogni fibra del mio corpo me lo ricorda, lo specchio mi rimanda una me invecchiata con occhi tristi. Con il cuore spezzato. So che ci sei dentro al cuore, nei pensieri. nei ricordi..ma non basta. E non basterà mai.

Ogni volta che vedo Andrea che gioca con MaVi o con Ernesto...penso a te, immagino che quel bambino con cui gioca sia te. Anche ieri sera l'ho pensato... e l'ho pensato anche di me, mentre abbracciavo Ernesto, pensavo ... "potrebbe essere Alby", o quando l'altro giorno camminavo con  MaVi che mi teneva la mano. Amore mio... cerco di farmi forza, ho fatto passi da gigante, sto riprendendo in mano la mia vita, cercando di cogliere tutto quello che di meraviglioso mi offra. Ma è così difficile, mi sento terribilmente stanca, come in continua corsa verso qualcosa... arriverà mai il traguardo per noi? Arriverà quel giorno in cui potrò essere felice davvero? Quante lacrime ancora ci saranno tra me e quel giorno? Quanti ostacoli? Quante cadute? Sì,  arriverà, di questo ne sono certa. Perché me lo hai promesso te. Me lo hai detto attraverso il silenzio che ci circonda, in quei momenti di calma che sento.

Perché le cose a un certo punto devono cambiare. Sì per forza. Guarda quanto sono cambiata io. Riesco persino a non incazzarmi più mentre faccio le file, quanto la gente si arrabbia per le stupidaggini...mi viene da dire "fossero questi i problemi". La vita ha un ritmo diverso ora. Le cose importanti sono poche e vanno difese, il resto è contorno, è cornice rumorosa.

Che sia questo il senso di tutto? L'avvertire e cogliere le cose che contano?

Accarezzare chi ami mentre dorme, perché non sai cos'altro fare quando i ricordi prorompenti arrivano a turbarti il sonno e ti sbattono in faccia quello che è stato....e se non fosse stato per il suo sostegno oggi saresti impazzita. Tutto è diverso. È stata tolta la pellicola protettiva che ci avvolgeva. Siamo nudi e vulnerabili. Tutti. Tutti quelli che insieme a noi hanno vissuto questi mesi.

Ma siamo consapevoli. Consapevoli di quello che abbiamo. E quanta importanza ha.

Mi sono fatta il dolce con la pasta di zucchero...

Andiamo a pranzo da Stef e Leo con i miei,  mentre stasera festeggeremo con pochi amici.

Torta con crema e frutta decorata con pasta di zucchero! ...bonaaaa


 Come regalo invece mi sono regalata un maglione e una crema antirughe che costava un botto. Almeno cancello un po' di vecchiaia. E guardandomi sembrerò meno triste.

Ho ricevuto già dei regali bellissimi... Fausta mi ha fatto un Charm con l'ape regina, Emy e Stefano un charm con una pergamenina con scritto "Best friends". Andrea un paio di jeans e un cardigan corto.

Tu Alby mi hai regalato una nuova me.  Mi hai insegnato ad amarmi un po' di più.

Auguri Silvia. Auguri di cuore, senza maledizioni, senza imprecazioni. Sei più grande, anche se giochi con  la pasta di zucchero come i bambini. 

venerdì 8 febbraio 2013

metamorfosi

Sono notti di sogni tranquilli. Ma questa notte ho sognato la famosa interrogazione di storia...e come al solito non sapevo nulla.

Panico.

Ho comprato le stoffine per la Bai Jia Bei per spedirle alle ragazze, sono carine...colorate  e comprate con amore (che è quell'ingrediente speciale che rende particolare tutto). Speriamo portino fortuna a chi le riceverà.

Ho ricambiato lo sfondo del blog... lo dicevo che sto cambiando e lui con me. Metamorfosi. Ho aggiunto anche le pagine in alto...e so' soddisfazioni!!!

Più tardi cena cinese con Emy ed Ele. Lo so che i cinesi trattano male i cani... ma questi di Terni sembrano carini... i figli parlano Ternano...

Il ternano è una lingua "particolare" mettono la D al posto della T, dico mettono perché le mie origine romane mi evitano ancora di parlarlo, anche se ammetto che ho una bella cadenza Dernana...

So' De Derni... oramai. :-)

Freddo, e cielo celeste. Dovrebbero essere sempre così le giornate.

Anima leggera. Che lo Yoga aiuti davvero? Sto cambiando. No, sono cambiata.





giovedì 7 febbraio 2013

Arrendersi

Al corso di Yoga si fa anche un po' di "teoria". L'altro giorno (giorno in cui mi sono addormentata durante la fase della "presa di coscienza", il rilassamento finale) si è parlato dell'arrendersi di fronte agli eventi che non dipendono da noi. In particolare si è fatto riferimento ai giorni di pioggia, se piove e ti incazzi perché ti bagni, non risolvi nulla, continua a piovere e sei solo incazzato. Pertanto difronte ad alcune cose è necessario arrendersi, non lottare, perché altrimenti quelo che ottieni è solo un effetto negativo.

Il ragionamento, semplice, non fa una piega.

Ho provato a pensarlo applicato alla vita, o meglio, agli eventi della vita che non dipendono da noi. Certo, ho materiale in abbondanza da cui attingere...

Effettivamente io non posso cambiare nulla, posso disperarmi, urlare, piangere ma il risultato non cambia. E se lo faccio come unico effetto ottengo che sono stanca, depressa e avvilita.

Mi ripeto che l'amore vuole amore. E basta. Ricordo quando scrissi che il dolore si trasforma in forza, la forza in amore e l'amore in amore. E quante cose può fare l'amore.

Provo a pensarla ancora così. E mi arrendo di fronte a quanto accaduto.

Ora sono tornata in paranoia... continuo a dirmi se avrò mai un altro figlio. Mi dico che forse ho perso Alby perché è scritto, da qualche parte, che io non debba averne di figli.

Poi mi ripeto che sono stata incinta, che i figli li posso fare (vengono anche discretamente), che sicuramente tornerà da me. "e se invece...no?".

Ecco, voglio adottare il principio dell'essere arreso.

Mi arrendo di fronte a quello che sarà.  Ma non mi arrendo in generale. Quello mai.

lunedì 4 febbraio 2013

The sound of silence

Il silenzio ti racconta,  parla di te. 

Nel silenzio quante cose si capiscono...quanto si scopre, di se stessi, della vita intorno.

E nel silenzio ti ho trovato, ti ho sentito. 

Sembra assurdo e inconcepibile...e assurdo (ancora). 

Ieri ero in camera di Alby, con l'umore di Silvia Maledetta, stavo aprendo l'armadio e mi sono sentita sfiorare il dorso della mano, credevo fosse stato Pedro da tanto fosse reale, come uno strusciare di coda (ma le maniglie poi sono pure alte..e Pedro non ha la coda di un metro...). Mi sono girata di istinto cercando Pedro (o Ronnie) ma non c'era nessuno. O forse qualcuno di piccolo e invisibile...

Sembra il monologo di una pazza, fose sono da internare. Ma qualcosa mi ha sfiorato il dorso della mano, una carezza leggera. E io lo so chi era. Forse lo sapete anche voi. Ma non diciamolo. 

Lasciamo che sia il silenzio a parlare ancora. 


sabato 2 febbraio 2013

Giorno 100. FINE DEI CONTI

Eccomi. Con oggi basta contare. Contare non serve a nulla l'ho già detto, è solo una misura del tempo, una misura della distanza oramai evidente, e che me ne faccio?

Avevo deciso che con oggi avrei terminato questo percorso. Avevo deciso di cominciare un nuovo blog, perché volevo continuare a scrivere...mi è mancato farlo. Ma poi ho cambiato idea.
Non posso abbandonare questa parte di me, e se è vero che contare non serve a nulla e non mi va più, è anche vero che sono cambiata in questi 100 giorni, sono cambiate le emozioni... e così cambierà anche il blog, insieme a me. Come già è cambiato nei giorni precedenti. Cambio l'incipit del blog, nom è più un "percorso personale di sopravvivenza verso una realtà diversa da quella che doveva essere". Sono sempre io che continuo nel cammino ma con le tasche piene di tante emozioni, e uno zaino carico di speranza e luce. Sempre Silvia, un po' meno maledetta però. Basta piangersi addosso, basta. Ma sì alle emozioni positive e  un po' anche a quelle negative che servono per apprezzare le cose belle. Ho messo anche un gatto, se gli tocchi la testa fa miao, se gli tocchi la pancia fa le fusa.

Cosa è successo in questi 8 giorni? Bhe un po' di roba.

Ho mantenuto i contatti con le mie amiche di blog, ho conosciuto persone nuove, ho scoperto che questo blog lo leggono in tante, e che da questo alcune donne come me ne ricavano forza (e questo è bellissimo, no?), mia sorella ha portato Misa a Bologna con Leo, perché io avevo in chiusura un libro, Misa sta bene ora.

Nel frattempo si era ammalata Chibiusa (quando è nata era l'epoca di Sailormoon...ha 15 anni) ma anche lei si è ristabilita, per fortuna niente di grave. Il mio computer ha cominciato a dare segni di cedimento e la prossima settimana andrà dal dottore.

Sono andata a vedere Django con Andrea e mi è piaciuto un sacco. Mi ero quasi ammalata ma è durato un giorno, poi l'esercito di Vitamina C che ho nel sangue ha debellato ogni forma batterica e/o virale. Continuo a bere litri di aranciate. Abbiamo un nuovo animale a casa, si chiama Arturo, è un verme. Era in una noce e non me la sentivo di buttarlo nella spazzatura così lo abbiamo messo in un barattolo con i fori sul coperchio, gli abbiamo messo altri pezzi di noce e lo abbiamo lasciato lì. Per vedere anche se magari si trasforma... non lo so tutti i bruchi/vermetti si trasformano? Bho. Mi sa che però è morto... non si vede e non si sente.  Sono andata in trip con un infuso della Twinings assaggiato da Anto, è a base di ribes nero, ginseng e vaniglia...un tripudio di bontà, provatelo.

Ho comprato 5 libri nuovi, tra cui quello di Simona Sparaco "Nessuno sa di noi", molto forte, molto bello. L'avevo iniziato poi l'ho dovuto interrompere... causa sensazioni identiche a quelle vissute. Ieri sera l'ho ripreso e l'ho finito. Ho pianto molto. Avevo scritto all'autrice (che mi ha anche risposto, non credevo lo facesse) appena lo avevo iniziato...ora vorrei scriverle di nuovo. Mi sono resa conto che così come tante persone mi hanno scritto in questi mesi anche io sento il bisogno di ringraziare lei. Che sia masochismo il nostro? Cerchiamo persone che sappiano esattamente quello che proviamo o abbiamo provato... cerchiamo, e ci piace anche molto, di sapere, di leggere cose come quelle che abbiamo vissuto. Davvero sembra masochismo...ma credo sia qualcosa di più sottile, di più intimo. Forse un processo/passaggio necessario per andare avanti. Lo scopriremo con il tempo. Ci sono alcuni passaggi del libro identici a quelli vissuti, la storia è un po' diversa, la protagonista interrompe una gravidanza oltre i termini di legge a causa di una grave patologia per il bimbo. Ma il momento in cui il tuo mondo perfetto crolla e quello del parto, e dei giorni seguenti..sono gli stessi. Anche il compagno..quello che dice, quello che fa..uguale ad Andrea. È una storia vera. È accaduto alla stessa autrice, non so in quale misura ma so che sa cosa scrive perché lo ha vissuto. E poi altrimenti certe cose non  le puoi nemmeno scrivere...mica si può inventare un dolore così. 

Ieri sono andata alla presentazione del libro di Raffaella, "Lettera a un bambino che è nato", così ci siamo conosciute. È stata davvero carina con me... ed è stato bello partecipare alla presentazione del suo "percorso", della sua vita. La sua è una storia a lieto fine, come lo ha definito anche lei, ed è una testimonianza importante per tutte quelle donne che sanno cosa vuol dire cercare di avere un bimbo e non riuscirci in maniera naturale.

Ho terminato di leggere Concita "Malamore", e mi mancano una decina di pagine per quello di Isabel "La somma dei giorni". Con Concita ho conosciuto storie di grandissime donne, soggette loro malgrado a violenze di vario tipo, con Isabel, invece, la storia della sua famiglia negli anni successivi alla morte di Paula (la figlia). Insomma, letture leggere. Me ne rendo conto da sola...

Ma le ho terminate, ora vado verso letture più allegre, con storie a lieto fine.

Siamo andati da Alby con Andrea, ci sono  tantissimi fiori colorati...tante margherite. Stare da lui mi fa sempre bene, mi conforta.

Sono andata a nuoto e a Yoga, con quest'ultima ho scoperto, non solo di essere legata quasi come le vecchie che stanno al corso, ma che il mio corpo "scricchiola"... e allora penso sempre che Anna, forse, aveva ragione,  sarei dovuta stare a letto almeno un mese...

La prossima settimana sarà il mio compleanno. Ho prenotato in un locale, festeggerò i miei 34 anni. Come è giusto che sia.  In breve questo è quello che è successo in questi 8 giorni.

Ricapitolando, continuo la mia strada, ma con intenti diversi, perché questi 100 giorni mi hanno portato fino a qui, mi hanno aiutato, e mi hanno permesso di superare il vuoto che avevo dentro.

37 le settimane che ho vissuto con Alby, 100 i giorni necessari per capire che dalle cadute ci si rialza più forti di prima. 3 i mesi/gradini superati. Tanti e senza contarli i giorni che mi permetteranno di vedermi cambiata, migliorata, cresciuta.

Aspetto la primavera, insieme ad Arturo. Chi mi ama mi segua.