giovedì 28 febbraio 2013

e va bhe.

Sto meglio. Lo dico e lo ripeto. E se tra un po' arrivata una mazzata tra capo e collo... pazienza...

Ho fatto un sogno molto bello questa notte, ma ho paura a raccontarlo...dirò solo che mi è venuta a trovare una persona cara che non c'è più e mi ha detto cose che mi hanno tranquillizzato.

Mi sono svegliata bene. Andrea mi aveva portato anche una bomba alla crema (w le calorie).

Credo che mi stia per arrivare il ciclo, non sono più depressa, nervosa e ho mal di pancia... 1+ 1.
Ma va bene così, vuol dire che il corpo si sta rimettendo in sesto. E poi lo avevo detto che questo mese sarebbe stato meglio di no. (sì, credici...)

Sarà il sole che c'è di fuori, sarà che ho casa pulita (ieri è venuta Anna), i panni lavati che  hanno improfumato casa,  tutti panni da stirare stirati. Ecco, saranno queste piccole cose.

Non si fanno le cose in grande, partendo dalle piccole? Come sono semplice...

Devo aggiornare la situazione stoffine... più tardi lo faccio.

Ecco, volevo dirvi, dirmi, questo: va meglio.


13 commenti:

  1. Un passo alla volta ed andrà meglio. Tra poco arriva la primavera ed il sole aiuterà a vedere tutto sotto un'altra luce. Realizzerai tutti i tuoi desideri ed i sogni diventeranno una realtà. Te lo meriti e lo devi pretendere. Io ti abbraccio, sempre...virtualmente ma ti abbraccio.

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    1. ma a me i tuoi abbracci piacciono!! Speriamo che passi quest'inverno...

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. ciao silvia, conosco bene questa altalena impazzita tra momenti su e momenti giù.... a volte basta un dettaglio, una luce particolare, un suono e arriva la mazzata proprio quando sembrava di stare benaccio. Oggi ad esempio un mio coetaneo al lavoro mi dice 'vado a sciare una settimana con mio figlio', una frase semplice semplice ma che mi ha aperto una finestra su questa meravigliosa normalità di poter andare a sciare con il proprio figlio.... una meravigliosa normalità ! e poi ho improvvisamente realizzato che il mio primo angelo (primo di ahimè 5) compirebbe 8 anni, ti redi conto, oggi sarebbe un ragazzino con cui potrei andare a sciare. sigh!
    Volevo anche dirti che ho letto avidamente anch'io il libro di Simona Sparaco, bello e intenso davvero ma quando ho saputo che non è autobiografico ma è una storia 'inventata' devo dire che un pò mi è scaduto. Sicuramente l' autrice si è documentata molto bene sul tema intervistando tante mamme speciali, però l'idea che Luce, Pietro e Lorenzo vivono solo sulle pagine di un romanzo non è la stessa cosa che sentire il racconto diretto di una mamma speciale...... un abbraccio
    francè

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    1. Io sapevo che era autobiografico, ha cambiato i nomi e alcune cose, ma lei ha perso un figlio e quelle cose le ha vissute in prima persona. Lo so per certo, sia perché me lo ha detto lei sia perché quando è accaduto a lei è successo anche a una mia amica (amica di simona infatti).

      Ha cambiato qualche cosa, ma le è successo per davvero. Purtroppo. Credo che non si possa scrivere altrimenti un dolore simile. Mi dispiace per i tuoi figli... un abbraccio

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  3. grazie silvia, ovviamente mi dispiace per la Sparaco, sarebbe stato meglio per lei se fosse stato romanzato..... Ma avevo letto questa recensione:
    "SIMONA SPARACO – Sta vendendo bene (proprio come il libro di Amurri) anche “Nessuno sa di noi” (Giunti) di Simona Sparaco. Un’altra scrittrice che fa da mediatrice? Sì, ma qui siamo più dalle parti del romanzo: quello di Simona Sparaco tratta un tema delicatissimo, gli aborti terapeutici. Per scriverlo l’autrice ha incontrato tante donne che hanno sperimentato questo dolore, e a proposito del successo dei libri che trattano vicende emotivamente difficili a Vanity Fair ha spiegato che “è solo il silenzio a fare paura”, e che del “dolore bisogna prendersi cura… solo se lo si dimentica diventa un nemico”.
    http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/storie-vere-di-dolore-e-rinascita-la-tendenza-in-libreria-continua120213.html

    una abbraccio forte anche a te e al tuo piccolo alberto!
    f-

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    1. Purtroppo anche lei ha perso un bambino, anche se non ha vissuto una itg.
      Parole sue:
      "Anche io, come Luce, ho perso un bambino la notte di Natale. Da allora l’ho odiata questa festa. Solo quest’anno ho addobbato la casa, perché è arrivato Diego, mio figlio. Quando perdi un bambino di solito succedono due cose: o non ne vuoi più sapere oppure ne vuoi fare subito un altro. A me è successo che è stata la vita a scegliere al posto mio, e sono rimasta di nuovo incinta."

      Non ho letto il libro, ma da quello che sento in giro l'autrice scava molto, e difficilmente riesco ad immaginarmi riuscire nell'intento una persona che non abbia vissuto una tragedia simile.

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  4. E allora per questo "va meglio" che oggi c'è e domani non si sa, io urlo un bello YUPPI!!!
    Go Sayan!!!

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  5. Che bello risentirti su.
    W le bombe coccolose!

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  6. Ti leggo sempre in silenzio, mi fa piacere quando ti senti meglio, spero che le giornate positive diventino sempre più frequenti.
    Ciao,
    Serena

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  7. E' proprio così, dalle piccole cose e dal saper assaporare ogni raggio di sole... Brava!

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  8. Le cose semplici fanno la differenza! Un sorriso per te! :)
    Kiki

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  9. Sono contenta quando ti sento così.
    Raffaella

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