domenica 6 gennaio 2013

Giorno 73

Sono due notti che ho di nuovo incubi. Storie assurde dettate dai pensieri che inesorabilmente mi tornano alla mente. Mi sveglio sempre alle 6 e resto a pensare, a rivivere gli ultimi momenti. Potrei definire la mia anima come una corda di chitarra da accordare...che se continuo a forzare ancora tra un po' rompo.

Venerdì sono andata a sentire il marito di mia cugina che cantava, lui canta canzoni "rock cristiane" ed è molto bravo, una di quelle voci profonde che è un vero piacere ascoltare. Prima che lui cantasse però mi sono sorbita un bel po' di Ave maria e Padre nostro, più la testimonianza di uno dei veggenti di Medjugorje. Interessante...se non che quando predicava il "digiuno" due volte a settimana a base di pane e acqua, il suo discorso stonasse con il suo stomaco ingombrante. Comunque è stato un pomeriggio interessante, fatto anche di preghiere che ho rivolto a quella Madonna di cui tanto si cantava e lodava. Ho acceso  due candeline. Ho anche pianto un pochino quando una mamma si è seduta accanto a me con il figlio in fasce. Ma mi sono ricomposta subito.

Andrea ieri ha riportato a casa il Babbo Natale di Alby e un vaso di ciclamini bianchi che mio cugino Giulio aveva portato il giorno del funerale. Fausta dice che si rovinerebbe a stare lì, che ora non fa più fiori. C'è anche un altro vaso che bisognerebbe portare a casa, è un altro vaso "MIO". Io questa storia del cimitero intesa come luogo dove si "devono cambiare i fiori" non la condivido tantissimo. E poi la storia dei fiori miei e di quelli tuoi... Ma mi adeguo, vado quando sento di andare e non perché si debba, ma non la pensiamo tutti così. In ogni caso vado sempre da sola perché lo preferisco, Andrea lo sa e non insiste mai a portarmi con lui e Fausta.

Così questa mattina ho visto che Andrea ha messo il pupazzo e il vaso uno accanto all'altro sul tavolo del terrazzo... tenerezza.

Sono due giorni che sono un po' amareggiata, un po' triste e delusa dalla vita. Sento che fatico a ritrovare lo sprint...saranno gli ormoni? Speriamo perché altrimenti è un problema. 

In compenso riesco a lavorare di nuovo al ritmo di prima anche se non mi riesco a organizzare per bene, sento di fare casino ... ma se sono disorganizzata anche dentro... che pretendo?

Dai Silvia, un passo per volta, un problema per volta. Piano piano, giorno dopo giorno, appunto.


Emy ieri mi ha detto che "sto tornando la solita Silvia, quella con gli ormoni", è vero. Sto tornando quella che ero. Con ansie e preoccupazioni varie annesse. Silvia che si incazza se uno "allappa", se ti fischia il naso quando respiri, che si sente in competizione con il mondo (e poi perde però, brava cogliona), Silvia che sfancula il mondo se è un momento no. Anche se secondo me non è proprio la stessa Silvia...


Quanto è difficile tornare alla normalità o pensare solo di essere tornati alla normalità. La verità è che è tutto diverso. Che anche se voglio, le cose non saranno mai come erano 73 giorni fa.

3 commenti:

  1. infatti direi che sei tornata Silvia "stressante.... e ansiogena"

    :-)))

    ahahahahahaha
    Ho sognato che ci saranno momenti migliori!Chissà!

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  2. ..forse non tornerai quella silvia x' indietro non si può tornare.. ma guardando avanti diventerai una silvia più forte e troverai il coraggio di trovare la strada migliore, quella che vuole il tuo cuore!!!..
    grazie x esser passata da me vorrei scriverti ma non so come fare, ti lascio la mia mail trastulliola@gmail.com se ti va di contattarmi! un abbraccio forte forte

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  3. Ciao Silvia cara. Comprendo la tua voglia di rinascere, di ricominciare, la tua necessità di andare avanti, oltre. Capisco il tuo bisogno di vivere, di cercare, di ricostruire i pezzi infranti. Non so immaginare i limiti di un dolore che è impossibile circoscrivere. credo che cui sarà sempre. Diverso, meno feroce, meno crudele, ma farà sempre parte di te. Come il tuo angelo. Sii indulgente con te stessa e si fiera di quello che stai facendo. Dei tuoi passi, delle tue cadute e di come ti rialzi. Ci vuole tempo, ci vuole che la vita sorrida. Lo farà, ne sono certa. Tu avrai qualcosa in più e molto in meno. Tu avrai da qualche parte gli occhi del tuo bambino su di te. Non al cimitero, ma intorno, nell'aria, nel cuore. In te.
    P.s.
    Si siamo entrambe di Terni. La vita fa dei giri strani. Esistono coincidenze, esistono cose che non capiamo. Eppure sono lì.
    A presto
    Raffaella

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