mercoledì 9 gennaio 2013

Giorno 76

... e poi ci si rialza.

E soprattutto ci sono tante mani che mi tirano sù... che mi sostengono, grazie. 

Ho parlato a lungo ieri con Andrea, mi ha detto che anche lui ultimamente si sveglia e  rivive gli ultimi istanti...solo che lui ha una prospettiva diversa, quella in cui il medico gli diceva "Mi dispiace, non posso farlo nascere", e Andrea non capiva... fino a quando il medico gli ha detto "è morto". 

Il mio uomo forte mi ha detto di aver conosciuto per la prima volta nella vita la paura, e se a me l'idea di una nuova gravidanza spaventa tanto, anche lui la vede con un occhio diverso. Ma mi ripete che dobbiamo accettare la cosa e andare avanti. E così stiamo facendo.

La mia amica Elvira mi ha detto di aver letto che trascorsi i 2 mesi si viene investiti da una presa di coscienza degli eventi, diversa da quella dei primi mesi. E quindi si vede che deve essere così. 
In ogni caso ho capito che è davvero facile andare giù... e lasciarsi sopraffare dalle emozioni. Non mi riconoscevo in questi ultimi giorni, ma da qualche parte bisogna pur fare uscire i sentimenti tristi, no? Sono forte, lo dimostro a  me stessa ogni giorno, ma ho anche un bisogno fisico di piangere e di stare male. E poi come dicevo ieri a Raffaella,  nei pensieri tristi in cui mi perdo riesco a  riemergere con ricordi che stavo per dimenticare, come Alby. Ora me lo ricordo benissimo, il suo nasino, quel profilo rotondo, la sua pelle... la morbidezza della pelle... i capellini neri, le mani così perfette e morbide. Mi sembra di vederlo di nuovo... E cavolo se è bello il mio Alby! Da chi avrà preso?

Comunque eccomi di nuovo in piedi. 

Tra le cose belle della giornata c'è sicuramente quella della telefonata che mi ha fatto Deb, la mia amica di "forum" che finalmente incontrerò questo mese (era uno dei propositi del nuovo anno), non ci eravamo mai sentite per telefono, per sms, per messaggi sì, ma per telefono no. E finalmente associ le parole  a una voce, bella cosa, davvero. Deb mi ha detto una frase bella che ho deciso di segnarmi "Ogni impedimento è giovamento", un analogo di "chiusa una porta si apre un portone", forse è proprio così.

Non nascondo di essere terrorizzata della possibilità di cadere di nuovo nel circolo vizioso del "cercare un figlio", con tutto quello che questo comporta... speriamo di no, cerchiamo di farcela Silvia, ok? Altrimenti è un cavolo e tutt'uno. Paura, ansia e agitazione..via da qui. 

Ieri ho chiamato l'ospedale...la cartella clinica ancora non è chiusa, è ancora nel reparto... evidentemente l'autopsia non è ancora stata consegnata. Che palle...
È andata così, non possiamo farci niente, se non cercare di accettarlo e provare a vivere davvero.
Be positive Silvia. Always. 

Il mio omino del cervello da oggi mi canta questa canzone, me la dedico da sola.












1 commento:

  1. La Paura...anch'io l'ho conosciuta, ho visto che faccia ha per la prima volta nella mia vita, quando mi han detto che Alma non aveva possibilità di vivere.

    Si tratta di accettare l'inaccettabile, cara Silvia, e noi ci stiamo provando. Io sono fiera di te/voi!


    RispondiElimina