Torta sfornata e decorata con zucchero a velo. Ronnie sullo sfondo che fa il finto vago.. |
Prima fetta di assaggio...interno gonfio e pieno di mele |
Ronnie che si offre sempre come volontario per pulire... |
Ho ricevuto una e-mail da mio padre, che solo ieri ha "scoperto" il mio blog, si è paragonato al marito/padre di "speriamo che sia femmina", e la cosa mi ha fatto ridere...ma evidentemente mamma e Stefania non gliene avevano mai parlato direttamente. E comunque non osava chiedere. Mio padre e mia madre sono i miei pilastri. E leggere quelle righe ... insomma mi sono commossa molto. Quando dico che ho una famiglia che mi ama e che amo lo dico con cognizione di causa. E questo è un altro di quei punti fondamentali della mia vita, cosa da non sottovalutare ma da tenere sempre a mente.
Quindi sono andata dal dentista per fare la pulizia dei denti e come mi ha vista "sei te o tua sorella quella a cui è successo...?", dentro di me ho pensato "e mo' a questo chi gliel'ha detto?" e subito l'omino del cervello ha collegato: abbiamo lo stesso commercialista, che ovviamente sa.
Per cui già essere seduta sulla poltrona del dentista non è piacevole ma se ci mettiamo anche che sei letteralmentee obbligata ad ascoltare senza poter ribattere (o almeno puoi provarci ma uscirebbero solo degli "ghghghgkjkhjkh"), allora è una tortura. I soliti discorsi: "è successa una cosa simile a mio fratello", "Mia cognata ne ha persi 3", "Sono cose che succedono". Il tutto è stato poi armonizzato dall'esclamazione "Devi andare a Medjugorje, io ci sono stato e ti dico di andare".
E con questo invito siamo alla 4 persona che mi "invita". Alla fine ci andrò...visto che insistono tutti, qualcosa ci sarà... Mi ha regalato anche una medaglietta, ma su questa ho da raccontare un storia interessante collegata a eventi "strani" di un anno fa.
Ma Andrea mi chiama... dobbiamo andare a cena fuori. La vita va avanti... :-)
Non potevi azzannarlo, il dentista?
RispondiEliminaGià mi sta simpatico come un gatto attaccato ai maroni il dentista... :D
W la torta morbidosa melosa! Son contenta che ti/vi sia piaciuta (pure Ronnie il golosauro ha gradito!)
ma lo sai che anche a me dicono sempre di Medjugorje?
RispondiEliminaforse è l'espressione più moderna di "fatti un viaggio a Lourdes?"
...con tutto il rispetto, ovviamente.
magari alla fine ci vado pure io.
casomai portiamo anche Elle.
Che dite?
:)
A me Lourdes verrebbe un filino più comoda :)
EliminaNon so; chi c' e stato dice che sia un'esperienza bellissima.Alla fine, male non potrà fare, no?Baci
RispondiEliminaRaffaealla
Di medjugorje non so, anche se in qualità di sorella di Silvia lo hanno consigliato anche a me... di andarci sola, con Silvia con il primo che capita, basta andare.. mah! Comunque sia non so di chi fosse la ricetta della torta... veramente buona! Quindi io direi "Silvia cucina torte che ti viene molto bene, molto meglio di un viaggio a medjugorje" sempre parere personale, percarità non sia mai si offenda qualcuno!!
RispondiEliminaVoto torta: 10+ (anche se era stata smangiucchiata da Ronnie).
Brava Silvia, ora aspetto la prossima!
ahahahahah propongo un viaggio comunitario!! Stef la ricetta era di elle!
RispondiEliminaAllora organizzo eh!!
Ma la ricetta qua si puo' pubblicare? Dalle foto sembra squisita! Baci!
RispondiEliminaDevo chiedere alla "proprietaria"! ;-) Comunque confermo, buonissima e facilissima!
EliminaMedjugorje, prima della storia di Antonio non ne avevo mai sentito parlare, adesso so cos'è, ma non so ancora dov'è, resterà una delle tante cose di cui sono ignorante.
RispondiEliminaLeggo il tuo blog da diversi giorni, ma non riuscivo a commentare. E Medjugorje adesso mi fa venire voglia di raccontarti questa storia, la storia di Antonio, senza un motivo preciso, senza volerti aiutare o farti riflettere, o checavoloneso... però ne sento il bisogno.
E' il novembre del 2011, quando Antonio, un bel ragazzo di 17 anni, biondo, occhi castani, giocatore di rugby e con un cuore grandissimo, sente forti dolori alla testa. Questo mal di testa continua per diversi giorni, fino a che si decide per un controllo. Ed eccola là, una massa oscura nel cervello, anzi due. I medici dicono che non è operabile. Iniziano le terapie, le notti in ospedale e la famiglia che imporovvisamente si stringe, sempre più forte, sempre più stretta. Niente migliora, anzi tutto precipita. All'improvviso Antonio perde la vista, probabilmente per una delle due masse oscure che premono sul nervo ottico. Giovane, malato e cieco. Ma ancora pieno di forze. Compra un pc per non vedenti, studia l'inglese, festeggia i suoi 18 anni. Ma la situazione è brutta, c'è un medico, uno solo, a Milano, che dice che si può operare. Via, si parte. Le operazioni diventano due, a distanza di sei mesi... perchè dopo aver asportato le masse oscure, se ne sono riformate altre. Nulla da fare, anche dopo il seondo intervento si riformano. Quanto accanimento. E intanto la vita è già difficile e lui non riesce nemmeno a vivere quesi mesi angoscianti in modo "normale", no è anche cieco e la voglia di fare lascia il posto alla disperazione. Si sente un peso. Poi, ancora, ancora di più. Le masse oscure si diffondono ad altri organi. Ecco, adesso le speranze diventano vane. Tanti ciarlatani, promesse, medicine, ma niente. Ricordo mia zia che percorre in gionocchio la chiesa di Pompei, e la voglia matta di tirarla su, in tutti i sensi. Da quel novembre (e ho fatto caso anche io al mese in questione) passano 18 mesi. Antonio non ce la fa. E ogni volta che vedo zia Anna ripercorro quei mesi, e quello che abbiamo provato, e quello che lei sente, come madre. Medjugorje? Lei ci è andata.
Un abbraccio, e scusa l'intrusione
Non devi scusarti! E di cosa? Mi dispiace per questa storia invece...
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