Ho deciso che sono come una lampadina a dinamo. Mi carico, vado forte e poi mi spengo. Esistesse il moto perpetuo...
Si dice che quello che non uccide, fortifica. O anche che quello che non strozza ingrassa... come la metti la metti o crepi o vivi. E se vivi non si sa come, grasso, probabilmente...ma forte. Fortissimo. Come si misura la forza delle persone? Come si decide se una persona ha un "grande carattere"? Su quali basi mi viene detto che sono una persona forte? Perché non sono morta? La verità è che in ognuno di noi c'è questa forza che viene fuori per semplice principio di sopravvivenza, e prima o poi tutti la conosciamo..chi per un motivo chi per un altro. Chi prima, chi dopo.
Non sono forte, sopravvivo con la tenacia di chi non vuole perdere, perché se proprio lo devo dire a me "mi rode proprio un sacco". Anzi, per usare un eufemismo "mi girano proprio i coglioni". È come se avessi giocato a Monopoli e mi fossi ritrovata a Parco delle vittorie con gli alberghi, e non avessi più un soldo, in più a stare due giri di fila ferma e magari anche in prigione (senza passare dal Via!). Insomma è come se avessi giocato e sul finale avessi perso tutto... e ti dicessero "ricomincia, vai avanti". Insomma un Ritenta, sarai più fortunato. Questo mi da' ancora più fastidio...ritentare..perché di questo si tratta, nessuno può darti una certezza sulla vita (ma questo vale poi in generale). Ritenta e vediamo come va. Solo l'idea di ripercorrere le tappe di una gravidanza, mi angoscia. Sarà l'aver letto di storie drammatiche (più della mia, garantisco che esistono)...non so forse la dinamo si sta scaricando. Niente pensieri brutti, Silvia. Pensieri positivi, testa alta, sguardo verso l'infinito. Forza Silvia. Avanti, sempre avanti.
Magari dovrei cambiare gioco... a volte cerco di darmi risposte del tipo "non ho figli, posso vedere la tv quando voglio, posso andar dove voglio, non ho orari da rispettare", quasi a farmi un PRO della situazione. Quando ero incinta avevo scritto un promemoria da ricordarmi e da seguire una volta che fosse nato Alberto. Una lista che aggiornavo spesso quando vedevo le cose che non mi piacevano di quelli che avevano figli...voglio rileggerla per vedere che cavolo avevo scritto. Mi ricordo solo "niente vestiti acrilici e colori non abbinati, tanto meno se con mollettone in testa e capelli sporchi", questo perché avevo visto una mamma vestita come una profuga (vestiti acrilici e abbinati davvero male) con i capelli sporchi e il mollettone... e l'aria fiera. Ecco l'aria fiera poteva risparmiarsela.
Non che io sia una che si "vesta bene", anzi, sono monocromatica e sempre in jeans...ma a una certa dignità ci tengo. Devo rileggere la lista... visto mai trovi spunti da aggiungere alla lista dei PRO del non avere figli.
Da oggi ho in testa la canzone di faber "Amico fragile", la frase "lo sa che io ho perduto 2 figli?
Signora, lei è una donna piuttosto distratta...." ecco, me la canto da oggi, anzi il mio omino del cervello la canta...
Ricarico la dinamo, mi vado a fare un the.
Rispetto alla prima parte del post...già sai!
RispondiEliminaForza, e poi se cadi ci sono pure io che ti prendo al volo.
Ma ora però voglio vedere la lista! Ah ah!
Perché anch'io quando ero incinta pensavo alle cose di "quelle coi figli" che non mi piacevano, tra cui il fatto di chiudersi in casa "perché dove vado con un bimbo piccolo?" e l'intristimento sociale acuto generale che spesso osservo.
Jeans per sempre anche da queste parti.
Però puliti, eh! :D
oggi volevo prendermi del tempo per me, e leggo il tuo blog. ci son arrivata da ciaolapo, e ho voluto vedere che c'era nel giorno in cui la mia piccola se n'è andata via.. beh la forza e il pensiero di andare avanti mi sembrano un bel messaggio! e poi mi chiamo come te, leggere Forza Silvia! non può che far bene.. a presto!
RispondiEliminaTi abbraccio
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