Ho saltato il 51. Ed è un buon segno.
Scrivo quando sto male, quando ho bisogno di fare ordine. Se non scrivo vuol dire che c'è già ordine, o che sto meglio.
Sinceramente non so perché non abbia scritto, se perché stia meglio o se perché ci sia "ordine". Diciamo solo che non ho sentito il bisogno di scrivere. E proviamo a pensare che sia perché vada meglio. Ieri e oggi non ho fatto un granché, un w.e. tranquillo insomma.
Oggi mi ha chiamato un'amica di mamma che, 40 anni fa, ha perso un figlio di un mese, si trattò di mala sanità nel suo caso. Mi ha detto che non dimenticherò mai quanto accaduto ma che la separazione si farà meno dolorosa e che devo "recuperare fisicamente e psicologicamente per poter pensare a una nuova gravidanza e di non fissare il mio pensiero su questo", secondo lei poi, Alby è con me e lo sarà sempre, mi accompagnerà in ogni istante. Questo forse è difficile da credere...sul lato fisico sto recuperando anche se il ciclo che ho avuto non mi ha convinto molto, psicologicamente sto meglio ma non bene, circa il fatto di avere Alby con me, non lo so... ma questa mattina è successa una cosa stranissima. Ho aperto la sua camera, la portafinestra e le persiane, ho lasciato che la stanza si riempisse di aria e di luce...e l'ho lasciata così per più di un'ora. Quando sono andata a chiudere la finestra della sua camera sono stata inondata da un'aria caldissima, i termosifoni erano spenti e fuori era fresco rispetto a quel tratto che ho attraversato. Come una nuvola di aria calda, improvvisa e circoscritta. Non so cosa sia stato, se semplice propagazione del calore (e da laureata in fisica mi viene da pensare a questo..anche se non so da dove sia arrivata quall'aria calda) o se sia stato un "segno". Ovviamente voglio pensare alla seconda ipotesi. Una piccola nuvola di benessere che mi ha scaldato fisicamente. Un abbraccio.
Tornerà, non so quando, ma so che tornerà tutto quello che non è stato.
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