mercoledì 21 novembre 2012

Giorno 27

Ieri ho sentito Davide. Mi chiama spessissimo, fa domande tipo: "Com'è il tempo? Che prepari per cena?", domande fatte per parlare, per dirmi "Ci sono, volevo sentirti e sapere come stai, ma non te lo chiedo direttamente". Abbiamo parlato e come già fece una volta (molti mesi fa) mi ha detto delle cose che mi hanno profondamente toccata, e per le quali lo ringrazio. Davide è una di quelle persone che reputo "amiche", uno di quelli che c'è e ci sarà, uno con cui non riuscirei mai a litigare. Lui e Stefania hanno un bimbo di 2 mesi, avevamo sempre pensato che avrebbero giocato insieme, che sarebbe stato bello continuare a frequentarsi avendo due bimbi coetanei. Proprio con Stefania ci eravamo sentite il giorno prima che Alby se ne andasse... Ho detto a Davide del blog, magari ora leggerà queste parole, se lo stai facendo sappi che davvero le parole di ieri mi hanno aiutato, grazie.

Sempre ieri sera ho partecipato ad un gruppo AMA di Ciao Lapo, (AMA -Auto Mutuo Aiuto), in pratica eravamo in una chat insieme ad altre "mamme speciali" e una psicologa. Si è parlato del progetto di una "nuova gravidanza", non so dire se la cosa mi abbia aiutato o meno... so che ho espresso il mio pensiero che poi è quello che ho scritto anche qui, ovvero che vorrei tanto essere di novo incinta ma che mi rendo conto sia forse presto e dettato dal fatto che la gravidanza appena vissuta è stata "incompleta". La psicologa mi ha detto che nelle mie parole mi davo la risposta da sola... (ma dai). Una ragazza ha detto che lei è terrorizzata perché ha letto che ad alcune mamme è successo di nuovo di perdere il bimbo o di dover prendere decisioni di IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza). Io ho pensato: "e che cazzo! No eh??", ma non l'ho detto, mi sono limitata a dire che ho voglia di speranza, di andare avanti guardando avanti e di non restare ferma guardando indietro. A questo punto un'altra coordinatrice mi ha detto che prima bisogna affrontare il dolore e accettare la situazione e POI andare avanti, altrimenti si rischia di anticipare le tappe ritrovandosi improvvisamente addosso ciò che non si è superato. 

Mi domando come si possa andare avanti se non si può avere una proiezione ottimistica della situazione. Mi sembra quasi che si debba per forza passare mesi/anni nella disperazione e poi andare avanti ma con ancora il sale sulle ferite. Io non voglio questo. Io sto male per tutto questo. Mi sveglio la mattina con un senso di vuoto interiore, con angoscia e frustrazione, con un artiglio nel cuore. Ma voglio andare avanti, anche se cado, anche se fa male e se dopo un giorno mi ritrovo al punto di partenza, ma non voglio restare immobile e farmi soffocare dalla disperazione. Forse è sbagliato, ma non devo necessariamente fare il percorso di altre persone, ognuno segue il proprio. Quindi non so se mi abbia aiutato questo gruppo...forse sì perché mi sento più consapevole del percorso che sto facendo. In ogni caso ci sono storie davvero tristi fuori da qui. E bisogna gioire di quello che viviamo nel presente. Il Carpe Diem è sempre attuale.

Ne ho parlato con Andrea, ovviamente, e siamo d'accordo su come affrontare la cosa e su cosa fare. Lui mi ha detto semplicemente che "non può succedere di nuovo,  non si è trattato di problemi genetici per cui si rende necessario fare accertamenti, non può accadere di nuovo". Forse è troppo ottimista, ma voglio pensarla come lui. Voglio credere e sperare di nuovo. Questa mattina tornerò in ufficio, e a pranzo andrò di nuovo a nuoto. Oggi sono di nuovo in piedi e mi sento di nuovo capace di affrontare la cosa, forse perché è uscito il sole. Più tardi magari cadrò ancora... ma sapere di avere la voglia di andare avanti è già un buon punto di partenza.

 Vado a far entrare il sole nella camera di Alby.
 

4 commenti:

  1. tesoro, io sono l'esperienza vivente che si può di nuovo sperare...non ti dico che la prossima gravidanza (perchè ci sarà, eccome se ci sarà) sarà serena e tranquilla, io non lo sono stata finchè non ho visto Diego e finchè le ostetriche non dissero "signora, sta bene"..ma ce la si fa...noi mamme speciali abbiamo tanta forza...sono i nostri angeli a darcela :)
    ah, io non mi sento assolutamente in colpa nel dire che pensare ad una nuova gravidanza e rimanere incinta mi ha aiutata tanto...a chiudere il cassetto dei ricordi per riuscire poi a riaprirlo senza sentirmi morire...non mi sento in colpa per questo...ringrazierò sempre Nina, devo molto a lei, perchè se non ci fosse stata ora non ci sarebbe nemmeno Diego...insomma tutto questo per dirti di non ascoltare psicologi, dottori ecc, ma solo il tuo cuore...lasciati andare, solo tu e il tuo compagno sapete come uscirne e cosa può farvi del bene!

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  2. Grazie Mari... purtroppo ci sono tanti pensieri, ognuno affronta le cose a modo proprio. Io sento di seguire quello che mi fa stare meglio al momento. Mi ricordo bene le tue ansie... se penso di dover vivere una nuova gravidanza so già che non ci sarà amniocentesi, ma villocentesi (anche te avevi fatto cosi' vero?) e so che fino alla fine non sarei tranquilla..come potrei? Ma voglio pensare che anche per me arrivi la possibilità di essere madre di un bimbo in terra. Alby mi tiene la mano ogni giorno...

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  3. Non potrà essere una gravidanza serena come uno vorrebbe, ma quando arriverà sarà una grande risposta alla vita, un nuovo sì, che farà tornare di nuovo la speranza, che restituirà la gioia.
    Io faccio il tifo per te, per voi.

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    1. È vero...una risposta alla vita... e uno schiaffo alla morte.
      Io faccio il tifo per NOI e per VOI...

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